Palmira – Isis: due gay gettati nel vuoto e i cadaveri lapidati
Il racconto di un fuggitivo.
Roma, 02 dicembre ore 17:51 – Omar, un fuggitivo dalla Siria occupata dall’Isis, racconta la terribile esperienza vissuta a luglio nella città di Palmira.
Per strada, un ‘giudice’ dello Stato Islamico, mascherato, legge davanti alla folla radunata, la sentenza con la quale due uomini erano stati condannati per omosessualità: dovranno essere gettati dal tetto del vicino Wael hotel. Dopo la lettura, il ‘giudice’ chiede a uno dei due uomini se è soddisfatto della condanna, visto che la morte lo aiuterà a purificarsi dal suo peccato. “Preferirei che mi sparaste alla testa”, risponde senza più alcuna speranza Hawass Mallah, 32 anni. L’altro, Mohammed Salameh, 21 anni, invece implora la possibilità di pentirsi e promette di non fare più sesso con un uomo. Ma anche per lui non c’è ormai più nulla da fare.
Continua Omar: “Prendeteli e buttateli di sotto”, ordina il giudice. Islamici, sempre mascherati, legano le mani dei condannati dietro la schiena e li bendano quindi, fattili salire sul tetto dell’hotel a 4 piani e li gettano giù. La folla, alla presenza degli uomini mascherati, dopo aver assistito all’esecuzione della ‘sentenza’, lapida i corpi ormai privi di vita.