Capodanno: La prevenzione ha funzionato. Nessun morto. In calo i feriti che sono 190
38 le persone ricoverate
Roma, 1 gennaio – Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – si è verificato un ulteriore miglioramento dallo scorso anno in relazione ai trauma dovuti all’imperizia nel maneggio dei fuochi d’artificio.
Questo certamente grazie all’impegno e prevenzione profuso dalle Forze dell’Ordine che hanno sottratto al mercato decine di tonnellate di esplosivo sotto forma di botti e giochi pirici.
È infatti il secondo anno che non si contano morti mentre il numero di feriti è sceso, da 253 a 190. Inoltre, si è passati da 6 dello scorso anno, a 3 i feriti per lesioni da arma da fuoco.
Gli interventi dei Vigili del Fuoco riconducibili ai festeggiamenti di Capodanno, sono stati 660 contro i 1.750 dello scorso anno. Il numero maggiore in Campania, 120, comunque la metà rispetto all’anno scorso, 108 in Lombardia, 101 nel Lazio, 82 in Puglia, in Veneto 46.
Vediamo ora al dettaglio, alcuni dati.
A Potenza, un 54enne è ricoverato in rianimazione ed in condizioni critiche all’ospedale San Carlo, a seguito delle ferite riportate in varie parti del corpo. All’uomo è già stata amputata una mano ed ha subito ferite molto gravi anche all’altro braccio.
Pochi feriti e nessuno grave a Milano dove il 118 ha effettuato numerosi interventi, e anche i vigili del fuoco, ma i primi per feriti lievi, i secondi per principi d’incendio che non hanno causato vittime. Estremamente tranquillo anche lo svolgimento della serata con ‘concertone’ in piazza del Duomo.
Nel Napoletano i feriti sono 30 di cui 18 a Napoli e 12 in provincia, tra cui tre minorenni. Uno solo dei feriti è in condizioni gravi. L’uomo, ferito a un occhio e a una gamba, dall’ospedale di Giugliano (Napoli), dove le sue condizioni non sembravano gravi, è stato poi trasferito al ‘Cardarelli’ di Napoli dove è trova in prognosi riservata.
Nel Salernitano, sono 17 i feriti contro gli 11 dello scorso anno. Un 23enne di Fisciano (Salerno) si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Ruggi d’Aragona per lo spappolamento della mano sinistra. In Costiera Amalfitana un 77 enne ha perso due dita ed una falange. A Sarno un uomo di 50 anni ha riportato lo spappolamento della mano sinistra. La prognosi per lui è di 30 giorni. A Cava dei Tirreni un 51enne è rimasto ferito alla gamba destra: prognosi di 40 giorni. Il resto dei feriti ha riportato prognosi tra i 7 ed i 10 giorni. A Battipaglia lo scoppio di un petardo ha provocato un’esplosione di bombole di gas al terzo piano di una palazzina in via Leoncavallo. L’appartamento era disabitato. I Vigili del Fuoco hanno sgomberato quattro famiglie.
A Foggia il bilancio è di cinque feriti, di cui uno grave. Il ferito più grave è un uomo di 53 anni che, a causa dello scoppio di un petardo che stava maneggiando, in via Castrillo, ha subito l’amputazione della mano sinistra. Sempre a Foggia, un ragazzo ha subito ferite ad un occhio e ad una gamba a causa dell’esplosione di un petardo. Meno gravi le ferite delle altre tre persone che hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia. I Vigili del Fuoco sono stati impegnati per diverso tempo per spegnere il fuoco appiccato in numerosi cassonetti della spazzatura a Foggia e in provincia.
Nel Barese, due i feriti, di cui uno grave. Ad Andria, In seguito all’esplosione di un petardo, un uomo di 40 anni, ha perso due dita di una mano ed è stato sottoposto a intervento chirurgico nel reparto di chirurgia estetica del Policlinico di Bari dove i medici hanno tentato di salvare un altro dito della stessa mano. Sempre al Policlinico di Bari è giunto anche un minorenne con ustioni lievi alla fronte.
A Torino, nonostante i ‘botti di capodanno siano vietati dal 2011, quattro persone sono finite in ospedale per i botti di Capodanno. Il caso più grave riguarda un quattordicenne rimasto ferito a volto e mani nel quartiere Borgo Vittoria. Trasportato in ambulanza all’ospedale Giovanni Bosco, ne avrà per un mese. Gli altri feriti – in altre zone della città – sono una ragazza di quattordici anni e due adulti: la prognosi, in tutti i casi, non supera i sette giorni.
A Catania, i feriti sono dodici feriti, sei dei quali ricoverati con la prognosi riservata, ma nessuno in pericolo di vita. Tra i casi più gravi, un 15enne al quale sono state amputate tre dita della mano sinistra, un 47enne ha perso l’occhio destro mentre a un egiziano di 20 anni un petardo ha ustionato in maniera grave il piede destro.
Se però si verificano queste lesioni, che costano allo Stato e quindi ai Cittadini, la colpa esclusiva è del Legislatore. Da anni ripetiamo che il maggior deterrente all’incivile uso dei ‘botti’, sarebbe quello di togliere la copertura del SSN per i danni provocati dal maneggio di esplosivi, facendo pagare ai feriti le spese mediche e di cure.