India: Rifiuta di sposarsi a 16 anni. Bruciata viva dal padre
Avrebbe voluto studiare. I nostri marò sono in mano a questa cultura!
Roma, 8 febbraio – Dopo due giorni di atroci sofferenze a causa delle ustioni riportate per il 90% del corpo, è morta venerdì nell’ospedale di Patna, nello Stato nord-orientale indiano di Bihar, Khushboo Kumari una 16enne bruciata viva dal padre e dalla matrigna, aiutati da altri parenti, perchè aveva rifiutato di sposarsi con un uomo molto più anziano di lei ed avrebbe voluto studiare.
La notizia è stata riportata dal quotidiano Mail Today. L’episodio è stato denunciato dal fratello della giovane, Amrit Raj, che ha accusato apertamente di omicidio suo padre, Sunil Takhur, la matrigna, Poonam Devi e altri parenti, per il momento tutti latitanti.
Questo nonostante la campagna ‘Beti Bachao, Beti Padhao’ (Salva la bambina, educa la bambina) lanciata lo scorso anno dal premier Narendra Modi.
Questa ennesima triste vicenda, dovrebbe far riflettere i “signori della politica italiana” che da ben 4 anni hanno lasciato e lasciano che questi incivili mantengano sequestrati due italiani, i nostri Marò, senza ancora aver saputo formulare un capo di accusa, visto che non ce ne sono i presupposti legali, come è emerso dalle carte presentate dagli indiani alle Corti Europee. Anche un grazie sentito ad Amnesty International, sparita.