Riserva selezionata dell’Arma dei Carabinieri
Roma, 17 maggio – Sulla Rassegna dell’Arma dei Carabinieri n° 1 di gennaio/marzo 2016, un interessantissimo articolo sull’esordio della Riserva Selezionata.
Apprendiamo che il 29 febbraio 2016 è iniziato il primo Corso per Ufficiali della Riserva Selezionata dei Carabinieri. Una nuova esperienza per l’Arma che guarda al futuro attingendo dalla società civile professionalità di alto profilo per rispondere in tempo reale alle esigenze di un mondo che cambia rapidamente.
Tale Istituto è disciplinato dal combinato disposto dell’articolo 674 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n.66, denominato Codice dell’Ordinamento Militare (che ha rielaborato l’articolo 4 del Regio Decreto 16 maggio 1932, n. 819) – cui è stata data attuazione con il Decreto del Ministro della Difesa 20 maggio 2015 – e dell’articolo 987 del medesimo Decreto Legislativo.
La Riserva Selezionata nasce dall’esigenza di disporre di un bacino di personale – donne e uomini – in possesso di particolari professionalità d’interesse per l’Arma, non compiutamente disponibili nell’ambito della stessa per soddisfare eventuali esigenze operative, addestrative e logistiche.
Per alimentare la Riserva Selezionata, tali professionalità possono essere reperite tra:
a. gli Ufficiali di complemento in congedo dell’Arma dei Carabinieri;
b. i professionisti provenienti dalla vita civile in possesso dei requisiti indicati nel citato DM 20 maggio 2015.
L’iscrizione nella Riserva Selezionata dei professionisti provenienti dalla vita civile è subordinata al conferimento della nomina ad Ufficiale di complemento ai sensi dell’articolo 674 del citato decreto legislativo del 2010 n.66. Il provvedimento di nomina – che riveste carattere di eccezionalità poiché contraddistinto dall’assenza di un pubblico concorso, ma soggetto al preventivo superamento di tutte le fasi previste dall’iter selettivo – può essere adottato nei confronti di “cittadini italiani in possesso di spiccata professionalità che diano ampio affidamento di prestare opera proficua nelle Forze Armate”. La speciale procedura di nomina a Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri è, quindi, rivolta a personale che fornisca la disponibilità al richiamo per l’impiego sul territorio nazionale ovvero per missioni all’estero, in possesso, oltre che delle professionalità e dei requisiti nel dettaglio, anche del richiesto bagaglio di esperienze lavorative e di una maturità professionale coerenti con il titolo di studio e l’età indicati.
“La società cambia rapidamente – spiega il Generale di Divisione Vittorio Tomasone, Comandante della Scuola Ufficiali – e il progetto della Riserva Selezionata ci permette di impiegare risorse di elevatissima professionalità con un investimento mirato e misurato, proprio per rispondere alle esigenze investigative ed organizzative che stanno mutando rapidissimamente. È un tema a cui il Governo e in particolar modo il Signor Ministro della Difesa hanno dedicato grande attenzione, permettendoci un processo selettivo veloce, snello ed efficace, alla fine del quale adesso possiamo concentrarci sia sulla fase formativa, che ovviamente non riguarda gli aspetti professionali in quanto sono tutte figure di altissimo profilo, sia sulla fase addestrativa, che di contro essendo civili ha alcune lacune, ma sarà nostro compito colmarle per creare Ufficiali dei Carabinieri completi…. È il primo passo di un percorso tanto inedito quanto proficuo. Il poter coinvolgere figure professionali a chiamata rappresenta uno strumento che per noi è una novità assoluta, ma è una modalità gestionale e operativa di sicura efficacia a cui altre forze di polizia nel mondo faranno sicuramente riferimento”. Il progetto della riserva selezionata è un’idea antica che rimanda alla cosiddetta legge “Marconi”, ovvero la necessità per le Forze Armate di chiamare in servizio per un periodo limitato dei professionisti, e il primo fu, appunto, Guglielmo Marconi. Già allora le esigenze belliche della prima guerra mondiale avevano aperto le porte ad una nuova figura, l’Ufficiale di Complemento, creata per quei cittadini di cultura superiore che furono mobilitati o accorsero volontari alle armi come soldati semplici senza l’ambizione di avere “gradi”, ma, stante la scarsità all’epoca di soggetti con buona preparazione culturale, furono avviati in modo quasi forzato ai corsi accelerati per il ruolo di quadri di complemento, con la qualifica di “aspirante” o “allievo ufficiale”. Si arriva poi al caso “Marconi”, quando si andavano sviluppando le prime telecomunicazioni, e si intuì che potevano avere un ruolo strategico in ambito militare. Così, il Governo dell’epoca per permettere il transito di Guglielmo Marconi dai ruoli del regio Esercito a quelli della Marina che stava implementando il proprio settore delle trasmissioni a beneficio dell’intero apparato militare, conferì a Marconi il grado di Capitano di Corvetta della Regia Marina con R.D. del 31 agosto 1916, fino a nominarlo Capitano di Vascello con l’art. 4 del Regio Decreto n. 819 del 1932. Da lì si giunge direttamente ai giorni nostri con la legge 66 del marzo 2010 in cui viene introdotta la figura dell’Ufficiale della Riserva Selezionata, ovvero, professionisti della vita civile che potessero essere “presi in prestito” per un periodo circoscritto per essere impiegati o in particolari reparti o in specifici teatri operativi. Per ora sono 10 gli Ufficiali provenienti dalla vita civile e a cui con decreto del Presidente della Repubblica sono stati già attribuiti i gradi.
Personalmente, ho conosciuto uno degli Ufficiali di complemento, che ora fanno parte dell’aliquota in parola, il Tenente Ugo Del Gais, durante la mia triennale presenza al Comando dei Carabinieri della Tutela dell’Ambiente. Ufficiale subalterno di primissimo piano, con precedenti di servizio presso il X° Battaglione Carabinieri Campania. Laureato in Geologia, aveva frequentato numerosi master e corsi di formazione specialistici, in particolare nelle tematiche ambientali.
In congedo da anni, prima di essere prescelto nella Riserva Selezionata, ha svolto meritorio servizio presso il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, per il quale ha effettuato numerosi richiami in servizio ed ha partecipato ad attività di stretta collaborazione presso l’Ispettorato Nazionale del Corpo. Ha inoltre frequentato numerosi corsi in ambito Difesa, Nato, IFCR (International Federation Of Red Cross – Federazione Internazionale della Croce Rossa).
Con soddisfazione constato che è stato il capo corso del 1° Corso di Aggiornamento per Ufficiali di Complemento della Riserva Selezionata dell’Arma dei Carabinieri. Concludiamo, condividendo in pieno le parole del Comandante della Scuola Ufficiali: “Con questa prima volta, si apre una nuova stagione che vedrà, ancora una volta, l’Arma dei Carabinieri protagonista”. È proprio vero!
Raffaele Vacca, Gen. D. CC. (r)
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