Carabiniere viene accoltellato alla testa da clandestino. Riesce a difendersi e lo uccide
Era intervenuto per sedare una lite. Indagato, ma si delinea legittima difesa
San Ferdinando (Reggio Calabria), 08 giugno 18:02NEWS – Una pattuglia di Carabinieri è intervenuta per sedare una lite tra due clandestini nella tendopoli di San Ferdinando, sembrerebbe nata da un tentativo di furto in danno dell’altro.
I militari dell’Arma hanno tentato di calmare i litiganti quando uno dei due, un immigrato del Mali, Sekine Traore, di 27 anni, ha estratto il coltello e con un fendente ha ferito alla testa un Carabiniere. Il militare ferito ha estratto la pistola e, mentre l’energumeno tentava ancora di colpirlo, è riuscito a sparare un colpo con la pistola d’ordinanza, uccidendolo.
Sul posto è intervenuto il Procuratore della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza ed il comandante del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria.
“Il Carabiniere che ha ucciso l’immigrato dovrà essere iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto a garanzia dei diritti della difesa, in relazione all’autopsia che sarà eseguita sul corpo della vittima, ma il quadro che si delinea é di una legittima difesa da parte del Militare” ha dichiarato all’ANSA il Procuratore della Repubblica di Palmi. “C’é stato da parte dell’immigrato, secondo la nostra ricostruzione basata sulle testimonianze delle persone presenti – ha aggiunto il Procuratore – un atteggiamento inizialmente intimidatorio nei confronti del Carabiniere e poi concretamente aggressivo, con una coltellata che ha raggiunto il Militare al volto. Il Carabiniere ha anche tentato inutilmente di ricondurre l’immigrato alla calma”.