Turchia – Liberati 38mila delinquenti per rinchiudere oppositori alla “democrazia”
Varato un decreto per rilascio delinquenti comuni per far posto ai “golpisti”
Turchia, 17 agosto – Democraticamente, il governo Turco ha varato un decreto per rilasciare circa 38.000 detenuti, presumibilmente – secondo i pochi media ancora esistenti perchè sono già stati posti i sigilli a 130 tra giornali, televisioni e radio – per far spazio nelle carceri del Paese alle oltre 35.000 persone arrestate nell’ambito delle indagini sul tentato colpo di Stato dello scorso 15 luglio. Bekir Bozdag, ministro della Giustizia, ha spiegato che si tratta di rilascio condizionato e non un’amnistia. Sono esclusi i detenuti colpevoli di reati contro lo Stato, omicidio, violenza domestica e abusi sessuali.
Intanto, prosegue l’azione contro i presunti simpatizzanti del suo ex alleato e ora nemico acerrimo Fethullah Gulen, l’ex imam dal 1999 in esilio volontario negli Stati Uniti, per il quale la procura ha chiesto una condanna a 2 ergastoli e 1.900 anni di carcere (non si sa mai, riuscisse a scontare i due ergastoli, almeno avrebbe una condanna a 1.900 anni con cui vedersela!).
Perquisiti gli uffici di 44 società e aziende di Istanbul ed eseguiti altri 120 ordini d’arresto contro manager.
Ora, prossimo obiettivo, saranno i curdi che stanno sconfiggendo l’Isis in Iraq e in Siria e pochi giorni fa qui hanno liberato la città di Manbij. Stamane la preoccupazione del ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu era quella di ricordare alla comunità internazionale, e agli Usa in particolare, che ora i curdi da quella città devono andare via.