“Citizen Kane” il capolavoro restaurato di Orson Welles – In esclusiva interviste e galleria fotografica
“Citizen Kane” il capolavoro restaurato di Orson Welles – In esclusiva interviste e galleria fotografica
dalla nostra corrispondente da Los Angeles Stella S. Sue intervista e fotografie
Los Angeles, 21 novembre 2016 – L’AFI Film Fest presentato da AUDI ha festeggiato i 75 anni ben portati, con il principe dei film, “Citizen Kane” (Quarto Potere), diretto ed interpretato dal geniale Orson Welles, ospitando per l’occasione il regista, attore e autore nonchè amico di Wells, Peter Bogdanovich, e la figlia di Wells, Beatrice Welles.
Il film completamente restaurato è stato proiettato sul grande schermo dell’Egipthian Theater di Hollywood.
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Wells aveva 24 anni quando iniziò a girare il suo primo lungometraggio “Citizen Ken”, il film più boicottato dai potenti di Hollywood in America.Il giovane Wells aveva già dimostrato la sua inventiva e genialità in altre occasioni, come attore teatrale e radiofonico. Avendo intuito, pur avendo un enorme ego, che gli era necessario avere a fianco uno sceneggiatore d’esperienza per realizzare la storia pensata, contattò Herman J. Mankiewicz. Insieme crearono e svilupparono i personaggi del film considerato tra i 100 film più importanti della storia del cinema. Come direttore della fotografia, si unì al gruppo Gregg Toland, già famoso nell’ambiente. Toland voleva esperimentare qualcosa di nuovo e non si preoccupò della poca credibilità di Welles ad Hollywood, anzi si presentò a Welles chiedendogli di poter lavorare nel suo film benchè il neoregista fosse alla sua prima esperienza.
L’ ostruzionismo verso il film fu provocato inizialmente da Louella Parsons, la giornalista assunta da William Randolph Hearst, il proprietario della carta stampata d’America, così si legge nel libro di W.A. Swanberg, Citizen Hearst.Si diceva nell’ambiente di Hollywood che i personaggi del film di Welles, Charles Foster Kane e Susan Alexander, fossero ispirati dalla relazione di Hearst con Marion Davis.Louella Parsons sempre in difesa di Hearst, chiese di poter vedere il film appena terminato. Si presentò allo screening privato con due avvocati di Hearst e terminata la proiezione se ne andarono dalla screening room della R.K.O., produttrice del film, senza neppure salutare Welles.
Citizen Kane provocò un tornado cinematografico. Louis Mayer, uomo che non aveva mai sprecato soldi se non per importanti necessità, dimostrò una leale fedeltà all’amico Hearst.
Quando capì che il film poteva offendere Hearst, per far distruggere il film, offrì a George Schaefer, presidente della R. K. O., l’enorme cifra di 800.000 dollari è in più il costo del film. Schaefer che detestava Mayer per i suoi modi, rifiutò.
Da quel momento inizio’ la guerra fredda. Si dice che Hearst non abbia mai visto il film, ma fece in modo che moltissime sale cinematografiche di Los Angeles e d’America ne rifiutassero la proiezione e nessun giornale degli Hearst nominò mai il film.
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Peter Bogdanovich, estimatore di Welles, ha spiegato all’Afi Fest d’avere visto “Citizen Kane” all’età di 16 anni rimanendone affascinato. Da allora lo ha rivisto almeno 12 volte. Lo considera un film perfetto, incredibilmente moderno per la tecnica d’immagine, di recitazione e specialmente è incredibile se si pensa che Wells era alla sua prima esperienza cinematografica.
Abbiamo chiesto a Bogdanovich ( The Last Picture Show, Paper Moon, Mask, Daisy Miller)“Se essere anche attore, aiuta nella regia?”
“Direi assolutamente si. Avere una buona esperienza come attore, passando alla regia, si ha una consapevolezza maggiore di come si può ottenete il meglio dagli attori.“
“Lei, oltre a dirigerla, ha insegnato allaSchool of Filmmaking at the University of North Carolina School of the Arts.È stata una bella esperienza?”
” Si, come esperienza ma ho lasciato perchè non mi piace insegnare. lo avevo fatto anche in una precedente occasione, ma non mi ci trovavo. Ho voluto riprovarci, ma non era per me. Non mi sentivo a mio agio nonostante gli studenti fossero molto gentili, diligenti e seguivano con attenzione le mie lezioni.”
” Il film “Daisy Miller” non le ha dato i risultati che si aspettava. Ci può dire qualcosa del film?
“Era una storia ambientata alla fine dell’ottocento, basata sulla storia diHenry James. I costumi sono stati ideati degli italiani Ferdinando Scarfiotti, Mariolina Bono. Ci siamo trovati in set molto interessanti avendo girato in Svizzerae in Italia a Roma. La protagonista eraCybill Lynne Shepherd nella parte di Daisy Miller. Se vogliamo possiamo dire che si trattava di un personaggio per l’epoca anticonformista. Ma a volte la critica ti giudica più per la tua vita privata. “
“Che ci dice di Citizen Kane?”
“Un capolavoro ma va visto oggi restaurato sul grande schermo.“
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Beatrice Welles è figlia della terza moglie di Orson Welles, Paola Mori appartenente alla nobittà italiana.
A lei abbiamo chiesto” Suo padre è stato perseguitato per “Citizen Kane”. È dispiaciuta dal fatto che il film non abbia vinto le nominations che meritava?.”
“Purtroppo la sua paura più grande in quel momento era che potessero confiscargli o bruciargli la pellicola originale. Si sarebbe perso veramente un grande capolavoro. È un film che si presenta agli studenti delle scuole di cinema anche al giorno d’oggi, per insegnare loro una tecnica di ripresa ancora avanzata. Non si pensa vedendo il film che allora, mio padre aveva 24 anni ed era alla sua prima esperienza cinematografica. È un film nel quale non si finisce mai di scoprire qualcosa a cui non si era fatto caso, succede ancora anche a me.”
“Cosa ricorda di lui come regista”“Ho collaborato con lui nel film “Chimes at Midnight” ed ho potuto vedere all’azione un grande regista da cui si poteva solo imparare per la sua grande esperienza. Ora rivedere “Citizen Kane” restaurato, è per me un gran piacere e se lui fosse quì sarebbe una meravigliosa soddisfazione.”
“Come figlia qual’è il ricordo che le è più caro di suo padre?”
“Ne ho moltissimi, ma quello più bello mi viene dalle storie che mi leggeva la sera prima di addormentarmi. Dovunque fossimo nel mondo, lui la sera mi leggeva una storia. Era quella la sua buonanotte.”