Cronaca
Quando la buona legge viene male utilizzata! Ufficialmente assisteva il padre, di fatto era turista a Bruxelles
Roma, 13 dicembre 2016 – Il legislatore, approvando la legge per l’assistenza ai congiunti con gravi disabilità, si rendeva partecipe dei problemi vissuti da chi purtroppo è affetto da gravi problemi di salute ed ha bisogno di assistenza concedendo tre giorni di permesso retribuito al mese per alleviare (non potendo ovviare!) le sofferenze e svolgere le incombenze connesse.
Così, un’impiegata delle Poste Italiane, per assistere il genitore disabile residente a Napoli, fruiva del beneficio di legge.
Solo però che, anzichè recarsi ad assistere il padre, la donna andava in vacanza a Bruxelles insieme ai famigliari o si dedicava a pulizie straordinarie, giardinaggio e trattamenti di bellezza in centri estetici.
Ma “il troppo, stroppia” così i colleghi di lavoro hanno fatto circolare la voce finchè è giunta ai Poliziotti del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, che, con una serie di servizi, hanno documentato come l’infedele impiegata utilizzava i permessi per assistenza retribuiti garantitigli per legge.
La donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica per ” truffa aggravata” e, contemporaneamente, sospesa dal servizio.