Poesia
Pacchi colorati
Pacchi colorati
È passata la stagione
dell’estrema giovinezza,
tra le corde che non reggevano
le nuvole lassù
e un vento che spalancava alla luce
le finestre del cielo.
dell’estrema giovinezza,
tra le corde che non reggevano
le nuvole lassù
e un vento che spalancava alla luce
le finestre del cielo.
Ogni mio passo ora,
nel ripensare a stagioni ridenti,
trascende un sole,
un dolore, un sorriso,
un ricordo fragile e stanco.
nel ripensare a stagioni ridenti,
trascende un sole,
un dolore, un sorriso,
un ricordo fragile e stanco.
Quanti voli di stella in stella
ho desiderato,
mentre passavo ai margini
dei muri grezzi della vita.
ho desiderato,
mentre passavo ai margini
dei muri grezzi della vita.
Ho cercato le certezze,
gli abbracci, l’amore,
nei giardini dell’anima,
nelle mani strette al mio petto,
per superare le ferite di solitudine
di quest’aria di finta festa
che sazia in apparenza,
ma che dietro l’angolo
ti riserva il rimpianto, malinconica.
gli abbracci, l’amore,
nei giardini dell’anima,
nelle mani strette al mio petto,
per superare le ferite di solitudine
di quest’aria di finta festa
che sazia in apparenza,
ma che dietro l’angolo
ti riserva il rimpianto, malinconica.
E quante volte con gioia,
sotto l’abete pieno di neve e di luci,
ho trovato e scartato emozionata
pacchi colorati ma dentro vuoti,
come occhi bianchi.
sotto l’abete pieno di neve e di luci,
ho trovato e scartato emozionata
pacchi colorati ma dentro vuoti,
come occhi bianchi.
© GabriellaTomasino ©