Almanacco del 02 gennaio 2014

OGGI , Giovedì, 02 Gennaio 2014

 

 

 

NASCE

1889: Tito Schipa, tenore

1912: Renato Gottuso, pittore

1920: Nasce Isaac Asimov – scrittore

MUORE

17 d.C.: all’età di 60 anni muore Publio Ovidio Nasone, poeta

1960: all’età di 40 anni muore Fausto Coppi, ciclista

ACCADDE

69 d.C.: Vitellio viene acclamato imperatore di Roma

1757: le truppe britanniche occupano Calcutta

1776: l’Austria dismette ufficialmente la pratica della tortura

durante gli interrogatori di prigionieri e criminali

1788: la Georgia è il quarto stato dell’Unione Americana

1790: a Vienna si rappresenta la Prima dell’opera di Mozart “Cosi fan tutte”

1800: la comunità dei Neri Liberi di Philadelphia, USA,

presenta al Congresso degli Stati Uniti una petizione

ufficiale per l’abolizione della schiavitù

1807: l’Inghilterra dichiara illegale la schiavitù

1831: a Boston, USA, fa la sua prima uscita “Liberator”, giornale abolizionista

1903: il presidente americano T. Roosevelt decreta la chiusura dell’ufficio

postale di Indianola, Michigan, per aver rifiutato

di accettare la direttrice da lui nominata perchè di pelle nera

1919: la Lituania diventa Stato Indipendente

1935: ha inizio il processo a Bruno Hauptmann , accusato di aver provocato

la morte del piccolo figlio di Charles Lindbergh durante un tentativo

di rapimento avvenuto il giorno 1 marzo 1932

1942: le truppe giapponesi occupano Manila, nelle Filippine

1947: il Mahatma Gandhi unizia la sua Marcia per la Pace

1960: il senatore americano John F. Kennedy annuncia che si candiderà per la carica di presidente.

LA CHIESA RICORDA

Santi

S. Basilio Magno di Cesarea

S. Gregorio di Nazianzo (figlio), S. Abele, S. Adalardo, S. Airaldo

Onomastica

Stefania

Deriva dalla parola greca stéphanos, “corona”, che indicava sia un simbolo

di regalità che un simbolo di perfezione religiosa (il cerchio è la

figura geometrica che simboleggiava la perfezione del mondo degli dei).

L’onomastica cristiana adottò Stéphanos con il significato

di “spirito regale”, “spirito che partecipa agli onori celesti”.

Onomastico: 2 Gennaio; 26 Dicembre

PROVERBIO DEL GIORNO

Gennaio ingenera

Febbraio intenera

Marzo imboccia

Aprile sboccia

Maggio fiorisce

AFORISMA

La crudeltà verso gli animali è tirocinio della crudeltà contro gli uomini.

[Publio Ovidio Nasone]

DITELO CON I FIORI

Il significato di Foglie di Cedro è…

CURIOSITA’

NOMI:

Lo stato americano della Georgia deve il suo nome a Giorgio II d’Inghilterra

MODI DI DIRE

Battere la grancassa

Voler dare risalto eccessivo, pubblicità sproporzionata

alla reale importanza di una persona o di un’impresa.


Buttar via l’ acqua sporca con il bambino dentro

Disfarsi di cosa ritenuta inutile, senza avvedersi di buttar via, con essa,

anche ciò che si deve conservare. Il significato letterale

è abbastanza evidente e non abbisogna di spiegazioni.

Babàu

Voce onomatopeica, imitante l’abbaiare del cane, che designa un essere

immaginario e pauroso, nominato per spaventare i bambini e farli desistere

da un capriccio: Smettila, se no chiamo il babau! Per estensione,

persona o cosa di cui si ha sacrosanto timore.

Bacco, tabacco e Venere riducon l’uomo in cenere

L’eccesso nel bere, nel fumare e nei piaceri del sesso mina il fisico,

e porta alla tomba. Il vizioso incallito risponde: “Purché ciò avvenga lentamente…”

Bailamme

Sinonimo di grande confusione, strepito, baraonda. Viene dal turco bayram,

nome di due feste solenni, una delle quali era assai rumorosa, legata al ricordo del biblico Abramo.

Barbablù

Nomignolo affibbiato a un marito geloso e terribile, come il protagonista

dell’omonima fiaba (1697) di Charles Perrault, che sgozza sei mogli,

ma è ucciso dai fratelli della settima. Scherzosamente,

si dice anche di persona d’aspetto feroce, che mette paura.

Bastian contrario

Chi ha il brutto vezzo di contraddire continuamente,

chi è sempre di parere contrario agli altri. Secondo il Panzini,

era il nome di un malfattore finito sulla forca, “che solo per chiamarsi

cosi diede origine al motto proverbiale”.

Battista

Da Giovanni Battista. Cosi abbreviato, è il nome tradizionale

del cameriere o maggiordomo, generalmente di famiglie nobili.

E’ usato scherzosamente.

Beati gli ultimi se i primi son discreti

Forma proverbiale scherzosa, che si sente ripetere a tavola:

se i primi a servirsi non sono troppo golosi.

Beati i poveri di spirito

In latino beati pauperes spinta. E’ una delle “beatitudini” enunciate

da Cristo nel Discorso della montagna (Matteo, 5, 3; Luca, 6, 20).

Il suo significato è: beati quelli che scelgono la povertà terrena

e l’umiltà spirituale, per amore di Dio. Ma spesso l’espressione viene

fraintesa nel senso di “beati gli sciocchi”.

Beati monòculi in terra caecorum (pron. “…cekòrum”)

Latino: beati quelli che, in una terra di ciechi, hanno un occhio solo.

E anche, nella forma italiana: In terra di ciechi, il guercio è re.

Proverbio medievale di trasparente significato:

in mezzo a un branco di sciocchi, chi lo è solo a metà sembra addirittura intelligente.

Beccare

Voce volgare, soprattutto del gergo giovanile.

Significa riuscire nell’intento di sedurre una ragazza.

Beota

Sciocco, imbecille. Gli abitanti della Beozia, regione della Grecia centrale,

erano considerati dagli Ateniesi assai tardi di comprendonio.

Usato come aggettivo e sostantivo.

Bestia nera

Persona o argomento il cui solo pensiero o menzione basta a suscitare ira,

odio, timore. Un po’ come l’ombra di Banco  ,

ma senza che all’origine di tali sentimenti debba esservi una antica colpa.

Adagio Biagio!

Titolo di una fortunata canzonetta degli anni Trenta,

autore Vittorio Mascheroni, passato nel linguaggio familiare con valore

di bonario richiamo alla realtà e al senso della misura,

di invito a non correre troppo con la fantasia.

Bicchiere della staffa

L’ultimo bicchiere, o bicchierino per chi pre­ferisce i superalcolici,

prima di congedarsi; il brindisi d’addio. In ricordo di quando si viaggiava a cavallo,

e colui che partiva aveva già, almeno metaforicamente, il piede nella staffa.

Bis in idem

Latino: due volte nella stessa cosa. Locuzione usata a proposito di chi cade,

due o più volte nello stesso errore.

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