Almanacco del 8 giugno 2014

 

OGGI

Domenica, 08 Giugno 2014


NASCE

1625: Giovanni Domenico Cassini, astronomo

1810: Robert Schumann, compositore

1867: Frank Lloyd Wright, architetto

1903: Marguerite Yourcenard – scrittrice

MUORE

632 d.C.: Maometto, fondatore della religione Islamica (data incerta)

1874: all’età di 62 anni muore Cochise, capo indiano Apache

1876: all’età di 72 anni George Sand, scrittrice

ACCADDE

452 d.C.: gli Unni di Attila invadono l’Italia

570 d.C.: alla Mecca viene fondata la religione islamica (data presunta)

1824: Noah Cushing brevetta una macchina per lavare i panni

1869: Ives  McGaffey brevetta una macchina che aspira la polvere

1887: Herman Hollerith riceve il brevetto per il suo calcolatore a schede perforate

1949: pubblicato il libro “1984” di George Orwell

1984: lo stato australiano del Nuovo Galles del Sud depenalizza l’omosessualità

SI CELEBRA

USA – Best Friend’s Day (La Giornata del Migliore Amico)

Giornata Mondiale dell’Oceano –

TEMPI ANTICHI

ROMA: Vestalia – Celebrazioni in onore di Vesta che perduravano dal 7 al 15 giugno. 
Vesta era la dea vergine per eccellenza, avendo lei rifiutato le profferte di Apollo e Nettuno.
La sua castità era simboleggiato dalla sacra fiamma sempre accesa nei suoi templi. 
Le sue sacerdotesse erano le Vestali, che avevano il compito di mantenere accesi 
i sacri fuochi si votavano alla castità per un periodo minimo di 30 anni.

Se una vestale permetteva al fuoco di spegnersi veniva punita molto severamente, 
se mancava al suo voto di castità veniva sepolta viva.

LA CHIESA RICORDA

Santi

S. Medardo

S. Calliope, S. Clodolfo, S. Eraclio di Sens, S. Eustadiola

Onomastica

Medardo – Medoro

Nome di origine oscura, deriverebbe dal celtico med hardd, “dolce e bello”, 
oppure dall’antico germanico math ard, “molto onorato”.

Onomastico: 8 Giugno

PROVERBIO

La giovinezza è come una ventata:

ci si accorge quando è ormai passata

AFORISMA

C’è un femminismo estremista che non amo. Soprattutto per due suoi aspetti.
Il primo: l’ostilità verso l’uomo. Mi sembra che nel mondo ci sia già troppo ostilità: bianchi e neri, destra e sinistra, cristiani e non cristiani, cattolici e protestanti che non c’è bisogno di creare un altro ghetto.

Il secondo: il fatto che sia un progresso per la donna 
moderna mettersi nella stessa condizione dell’uomo moderno, il manager che fa affari, 
il finanziere, il politico senza vedere il lato assurdo e anche inutile di queste attività.

[Marguerite Yourcenar]

DITELO CON I FIORI

Il significato di – Zinnia gialla – è…

– Mi manchi

TEMPO AL TEMPO

VULCANI

1783 – ha inizio una eruzione del vulcano Laki, Islanda, che durerà 8 mesi, 
ucciderà circa 9.000 persone e provocherà una carestia che durerà 7 anni

MODI DI DIRE

avere fegato

Essere coraggioso, e di chi arriva fino alla temerarietà si dice che è sfegatato. 
L’origine: presso gli antichi, per esempio Etruschi e Greci, 
il fegato era considerato sede di ogni sentimento e qualità interiore.
Dal suo esame indovini etruschi specializzati traevano previsioni, 
e tale arte era detta “aruspicina”. Più tardi il compito di ospitare
sentimenti ed emozioni fu assegnato al cuore, che tuttora, per tradizione,
lo svolge, incurante dei progresso scientifico.

avere il tatto di un elefante

Non conoscere le buone maniere, essere privo di sensibilità come,
a causa del suo spessore, sarebbe la pelle del pachiderma.

avere uno scheletro nell’armadio

Efficace immagine, tradotta dall’inglese, usata con riferimento a trascorsi 
colpevoli che gli appartenenti a un gruppo tengono gelosamente nascosti.

avere la memoria dell’ elefante

Ricordarsi a lungo di un torto subito, traendone vendetta a grande distanza di tempo.

LATINO USO

Beati possidentes.

Beati quelli che posseggono. – Motto attribuito a Bismark, ma non suo,
poiché nel Diritto Romano abbiamo: “Possessores sunt potiores, licet nullum ius habeant”
(Ulpiano, I.5,Si ususfruct.,pet., 7, 6).
Chi possiede è, in linea di diritto, in condizioni più favorevoli 
(di chi non possiede), benché non abbia diritti.

Bis in idem.

Due volte nella stessa cosa. Locuzione latina usata a 
proposito di persona che cada più di una volta nello stesso errore.

Bis repetita placent.

Le cose due volte ripetute, piacciono. (Vedi Repetita iuvant).

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