OGGI
Sabato, 03 Maggio 2014
NASCE
1469: Niccolò Machiavelli, filosofo
1886: Marcel Duprè, compositore
1898: Golda Meir, capo di stato
MUORE
1494: Cristoforo Colombo avvista la Giamaica, chiamerà questa terra “S. Lago”
1621: lord Francis Bacon viene accusato di corruzione
1808: Goya realizza il quadro “l’Esecuzione del 3 Maggio”
1830: parte il primo regolare servizio viaggiatori su treni a vapore
1845: Macon B. Allen è il primo avvocato nero ad essere ammesso dalla corte americana
1938: il Vaticano riconosce la Spagna Franchista
1952: per la prima volta un aereo atterra al Polo Nord
1965: la Cambogia rompe i rapporti diplomatici con gli Stati Uniti
1971: nell’America di Nixon in tre giorni vengono arrestate 13.000 persone che protestano contro la guerra in Vietnam
1997: Garry Kasparov inizia la sua sfida a scacchi contro un supercomputer IBM appositamente programmato
SI CELEBRA
Polonia – Festa Nazionale
Giornata Mondiale della Libertà di Stampa – Istituita dall’UNESCO
Giappone: Festa della Costituzione – Festa Nazionale
Giornata del Sole – Celebrazione deliberata dall’ONU
LA CHIESA RICORDA
Santi
Ss. Filippo e Giacomo apostoli
S. Adalsinda, Ss. Timoteo e Maura, S. Scandal, S. Filippo di Zell
Onomastica
Viola
Viola e’ il nome di un fiore, di un colore e di uno strumento musicale.
Il nome deriva direttamente dal fiore, il cui significato è “modestia”.
Nome diffuso tra gli ebrei, anche l’onomastica cristiana lo ha adottato, anche se non è molto diffuso.
Onomastico
3 Maggio
PROVERBIO
Se piove per San Giacomo e Filippo
il povero non ha bisogno del ricco
AFORISMA
Gli uomini non buoni temono sempre che altri non operi contro di loro quello che pare loro meritare .
[Niccolò Machiavelli]
DITELO CON I FIORI
Il significato di Rosa (una singola) è…
– Non adularmi
DIZIOGIORNO
Panegìrico
Sostantivo maschile – (pl. Panegirici)
Discorso in onore o in favore di qualcuno
Con connotazione negativa: discorso lungo e noioso
Deriva dal latino panegyricus che a sua volta deriva dal greco penegyrikos, “discorso solenne”.
MODI DI DIRE
Qui si fa l’ Italia o si muore
Frase che, secondo G. C. Abba, Garibaldi avrebbe rivolto durante la battaglia di Calatafimi
(15 maggio 1860) a Nino Bixio il quale esprimeva timori circa l’esito dello scontro con i borbonici.
La si cita, quasi sempre in tono scherzoso, per spronare qualcuno ad agire
con decisione ricordando l’importanza della posta in gioco.
Questi sono i miei gioielli
Solo alle madri di ragazzetti più o meno terribili è consentito ripetere, scherzosamente,
la frase che la matrona romana Cornelia (figlia di Scipione l’Africano e madre dei Gracchi)
rivolse, indicando i figlioletti, alla vanitosa amica la quale aveva fatto grande sfoggio dei
propri gioielli e le chiedeva di mostrarle i suoi. In latino:
Haec ornamenta sunt mea.
Qualis pater, talis filius
Latino: quale il padre, tale il figlio. Massima latina popolare, citata soprattutto a proposito
dei difetti del figlio per deplorarli o, più raramente, per scusarli.
CURIOSITÀ
LINGUAGGIO:
L’espressione americana “OK”, (okay) non deriverebbe dal fatto che durante le guerre
si indicasse con i segni 0 e K (killing) che nella battaglia non ci fossero state vittime.
Il termine okay sarebbe stato introdotto piuttosto tardi nella letteratura americana,
cioè quando i giornalisti iniziarono ad utilizzare parole usate dalle classi più povere.
Dal sedicesimo al diciannovesimo secolo molti schiavi furono portati dall’Africa.
Le lingue più comuni parlate dagli schiavi (quindi quelle che si diffusero di più tra
le popolazioni di schiavi) furono la lingua Bantu e la lingua Wolof.
Nella lingua Wolof il termine “waw-key” significava si, va bene (OK diremmo oggi).
In più di 300 anni il termine si diffuse e divenne parte del linguaggio delle
classi più povere che con gli schiavi avevano molto in comune.