OGGI
Giovedì, 20 Marzo 2014
NASCE
1828: Henrik Johan Ibsen, scrittore
1890: Beniamino Gigli, tenore
MUORE
1727: all’età di 84 anni muore Isaac Newton, fisico
ACCADDE
1815: dopo essere fuggito dall’Isola d’Elba Napoleone Bonaparte entra a Parigi
a capo di un esercito di circa 140.000 soldati e 60.000 volontari
1852: Harriet Beecher Stowe pubblica “La Capanna dello Zio Tom”
1916: Albert Einstein – pubblica i “Fondamenti della Relatività Generale “
1933: in Florida (USA) l’italiano Giuseppe Zangara viene giustizziato
sulla sedia elettrica per aver accidentalmente ucciso Anton Cermak
nel tentativo di assassinare il presidente americano Franklin D. Roosevelt.
1952: Il Senato degli Stati Uniti ratifica un Trattato di Pace con il Giappone
SI CELEBRA
Tunisia – Festa dell’Indipendenza – Festa Nazionale
TEMPI ANTICHI
ROMA: Quinquatria – festività in onore di Minerva che si tenevano
dal 19 al 23 Marzo. Minerva era considerata la dea della saggezza e di arti e mestieri.
Corrispondente alle dea greca Athena
LA CHIESA RICORDA
Santi
B. Ambrogio Sansedoni
S. Anastasio mart., S. Benigno, S. Erberto, B. Everardo
Onomastica
Ginevra
E’ la traduzione del nome francese Guenievre,
che a sua volta deriva dal nome di una antica divinità celtica,
Gwenhwyfar, che significava “colei che splende tra gli elfi”.
Onomastico
Adespòto: 1 Novembre
PROVERBIO
Chi alle bugie con le bugie fa scudo,
copre con sottil rete un corpo ignudo
AFORISMA
E’ imperdonabile per gli scienziati torturare gli animali;
lasciamo che facciano i loro esperimenti su giornalisti e politici.
[Henrik Johan Ibsen]
DITELO CON I FIORI
Il significato di – Lavanda – è…
– Mi fido di te
DIZIOGIORNO
Neologismi: break
Termine inglese acquisito dal linguaggio corrente italiano,
utilizzato soprattutto nell’ambito del lavoro d’ufficio.
Il termine italiano corrispondente è “pausa”, “intervallo”.
Il termine originale inglese significa letteralmente “rompere”, “separare”, ma indica anche una pausa.
termini derivati: coffee-break, tea-break.
LATINO USO
Ad multos annos!
Per molti anni!. – Formula d’acclamazione, di saluto e d’augurio
diretta (tre volte) dal vescovo consacrato al consacrante,
e (una volta) dall’abate al vescovo che lo benedice.
Di origine precristiana, si è mantenuta, in forma latina,
anche nell’uso comune come formula augurale in occasione di un compleanno,
in un brindisi, o in altre simili circostanze.