Roma, 12 agosto – Dallo studio pubblicato sulla rivista Psychological Science e condotto da una ricerca del Planck Institute for Psycholinguistics in Olanda, in collaborazione con l’Univerita’ di Amburgo e il National Scientific and Technical Research Council di Buenos Aires, un risultato che sorprende.
È stato studiato il comportamento di 20 bambini di otto mesi di età.
In un primo esperimento, condotto in due fasi, ai piccoli sono stati presentati dei giocattoli alcuni ampiamente raggiungibili, altri comunque alla loro portata e, altri ancora, volutamente molto lontani. Mentre nella prima fase i pargoli hanno preso i giochi alla loro portata, nella seconda che prevedeva la presenza dei genitori i piccoli, ricorrendo al loro aiuto, hanno tentato di raggiungere i giocattoli interessanti ma lontani.
“Molti bambini rimanevano seduti lì e non hanno neanche tentato di afferrare gli oggetti irraggiungibili quando erano da soli – ha spiegato la ricercatrice Verónica Ramenzoni – mentre hanno tentato fortemente di ottenerlo in presenza dei genitori”.
Un secondo esperimento è stato condotto questa volta sostituendo la presenza dei genitori con degli adulti. Anche quì, evidenziando sensibilità sia al contesto fisico che a quello sociale, i piccoli hanno fatto ricorso agli adulti, seppure estranei, pur di raggiungere il loro obiettivo del giocattolo lontano dimostrando così che già a otto mesi sanno quando hanno bisogno di aiuto per realizzare il desiderio e quindi agiscono di conseguenza.