Cambiare sesso: in aumento le richieste per bambini e adolescenti
Al San Camillo sono 333 le persone operate in 20 anni di attività.
Roma, 11 giugno – Un percorso lungo e delicato, che ha portato ad accumulare in venti anni circa 1.044 interventi chirurgici, più di uno per ogni paziente, di cui 373 che riguardano il percorso da maschio a femmina e 671 quello da femmina a maschio. Questi i numeri del servizio di adeguamento tra identità fisica e identità psichica (Saifip) dell’ospedale San Camillo Forlanini dal suo anno di nascita, il 1992, fino a fine 2012. “A cambiare sesso sono state 333 persone”, spiega all’Adnkronos Salute Maddalena Mosconi, responsabile area minori del Saifip.
Il centro offre consulenza anche per i genitori di bambini e adolescenti che hanno problemi inerenti la sfera sessuale. “E negli ultimi anni sono in forte aumento anche le richieste di consulenza da parte di bambini e adolescenti: nell’ultimo anno abbiamo seguito 20 ‘under 18”. Adolescenti che “volevano iniziare il percorso per il cambiamento di sesso, dal momento che la terapia ormonale si può avviare già a 16 anni”. Si tratta di un percorso lungo e impegnativo, dal punto di vista fisico e psicologico. “Sei mesi di valutazione psicologica sono preliminari per avviare l’iter legale, e in tutto per un cambio completo possono trascorrere 2-3 anni. Non solo: se per passare da maschio a femmina occorrono un paio di interventi, nell’altro caso possono essere necessarie cinque operazioni differenti, per rimuovere utero, ovaie e seno, per una falloplastica e per la protesi peniena”. Quanto alle richieste di assistenza psicologica, “sono aumentate quelle di persone confuse sulla propria identità di genere, spesso uomini con un matrimonio alle spalle”.
Adnkronos