La scienza al servizio della Medicina. In futuro, il cerotto bionico per riparare cuore dopo infarto
(Foto Ansa)
Sarà l’alternativa a trapianto. È fatto di cellule e sensori
Roma, 16 marzo – Sulla rivista Nature Materials, è stato presentato il “cerotto bionico”, fatto di cellule cardiache che “battono”, elettrodi e sensori, che permette di riparare il cuore dopo un infarto o in caso di insufficienza cardiaca cronica e che potrebbe divenire un’alternativa al trapianto di cuore.
Secondo l’ideatore, Tal Dvir dell’università di Tel Aviv, in futuro per riparare cuori danneggiati da infarto o malattie cardiache, potrebbe essere possibile usare questo cerotto bionico, in sostituzione del trapianto. Esso è composto da materiale biocompatibile e di cellule cardiache che ”battono” integrandosi col cuore stesso su cui viene applicato. Il materiale artificiale comprende elettrodi ed elettrostimolatori che consentono rispettivamente di captare aritmie o altre anomalie, mandando le informazioni in tempo reale al medico che può quindi comandare da remoto il rilascio di farmaci se il paziente si sta sentendo male, presenta aritmie o infiammazione cardiaca.
Sempre secondo Dvir, ”Con questo cerotto cardiaco, abbiamo integrato elettronica e tessuto vivente.” “Sembra fantascienza ma è già realtà, e ci aspettiamo che questa invenzione consenta un enorme avanzamento della ricerca in campo cardiologico”.
Inoltre, un giorno potrebbe funzionare in modo del tutto autonomo e cioè, in relazione alle condizioni fisiche del paziente, rispondere in maniera adeguata senza l’intervento esterno dello specialista.