Los Angeles, 11 marzo 2020 – Si legge su siti e giornali italiani “California in emergenza virus”, “San Francisco in emergenza “.
Il passaparola del panico italiano per i disagi causati dall’epidemia del Coronavirus, ha già attraversato l’oceano e messo in emergenza chi non lo era.
La California non è in emergenza. Persone infette dal virus malefico, ovviamente riconosciuto, sono arrivate con le navi da crociera. I passeggeri contagiati della nave ‘Diamond Princess’ hanno trovato assistenza a San Francisco e il loro sbarco è stato organizzato con tutte le attenzioni possibili.
Tre americani di ritorno a Los Angeles da una vacanza sulla nave in Italia, contagiati dal Coronavirus probabilmente in albergo, sono stati immediatamente messi in quarantena. Sant’Antonio ha dato alloggio nell’ospedale militare tenendoli in quarantena . Purtroppo è stata rilasciata una donna considerata ormai fuori contagio, ma è risultata positiva mentre ormai festeggiava la libertà visitando una Mall della città. Rintracciata, ha dovuto ritornare in osservazione. Si è considerato minimo il danno del possibile contagio avvenuto durante la sue ore passate a contatto con il pubblico.
Le scuole continuano i soliti orari, le messe ancora si celebrano, i negozi sono aperti al pubblico come i ristoranti e centri commerciali. Si raccomanda qualche buona regola di condotta: evitare le strette di mano e coprirsi la bocca nell’esigenza di uno sternuto. Si notano alcune persone anziane uscire con la mascherina protettiva, nei negozi alimentari e non, alcune cassiere la portano.
Un’emergenza a Los Angeles, comunque, esiste: la carta igienica sembra introvabile!
Si vendono bottiglie d’ acqua in quantità che però non manca sul mercato, mentre i pannolini per bambini (disponibili su siti al costo tripicato) e disinfettanti, sono difficili da trovare. Ovviamente nelle situazioni d’emergenza c’è sempre chi ci fa un business. La conseguenza della situazione italiana, ha messo in ginocchio le compagnie aeree costrette a cancellare i voli. Specialmente l’aeroporto di Malpensa ne soffre maggiormente le conseguenze.
Lo stato d’emergenza dunque in California non sussiste. Ci auguriamo l’Italia possa riprendere fiato dopo l’imposizione del decreto d’isolamento.
Stella S.