Medicina

Da uno studio italiano, la diagnosi precoce per la Sla

Passo in avanti contro la malattia

Roma, 25 agosto – (ansa)  È stata dimostrata per la prima volta la possibilità di diagnosticare precocemente la Sla con un esame di tomografia ad emissione di positroni (Pet) mediante un tracciante simile al glucosio già utilizzato per altre analisi di medicina nucleare.

Il risultato, pubblicato sulla rivista ‘Neurology’, nasce dalla collaborazione fra Marco Pagani (ricercatore dall’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma), Adriano Chiò (direttore del Centro Esperto SLA dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino e della Scienza e Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Torino) e la dottoressa Angelina Cistaro (ricercatrice del Centro PET IRMET di Torino).

Questa tecnica permette di raggiungere un’accuratezza diagnostica del 95% e rappresenta un passo importante per lo sviluppo nella diagnosi precoce della malattia.

Finora la Sla, contro la quale il mondo si sta mobilitando in questi giorni con le docce gelate per raccogliere fondi, poteva essere diagnosticata esclusivamente attraverso l’indagine clinica e con il supporto di metodiche neurofisiologiche e pertanto richiedeva un lungo periodo di osservazione.

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