Per il nostro Ministero della Salute non c’è : “Nessun rischio per l’Italia”. Speriamo lo sappia anche l’Ebola…
Roma, 31 luglio – La Guinea è la sede prescelta dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) , Margaret Chan, per incontrarsi con i presidenti dei Paesi africani colpiti dall’epidemia di virus Ebola, che per ”la persistente minaccia che pone, richiede a Oms, Guinea, Liberia e Sierra Leone una risposta ad un nuovo livello”, lanciando così un nuovo piano internazionale di contrasto intensificato, con lo stanziamento di 100 milioni di dollari.
Il virus Ebola ha portato al totale delle vittime a 1323 casi, con 726 morti dall’inizio dell’epidemia lo scorso dicembre. Negli ultimi 4 giorni, le vittime sono state 57. Scoperto un caso anche in Nigeria, facendola diventare il quarto paese colpito dalla malattia dopo Sierra Leone, Liberia e Guinea.
Il direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive ‘Spallanzani’ di Roma, Giuseppe Ippolito, ha affermato che l’Italia è pronta a fronteggiare le emergenze, fornendo 10 consigli per prevenire ed intervenire nel caso di virus Ebola, ma anche di altre infezioni: il periodo di incubazione di Ebola va da 2 a 21 giorni; i sintomi sono: febbre alta, nausea, vomito e diarrea, fino ad arrivare ad emorragie diffuse; il contagio avviene solo nel momento in cui si manifestano i sintomi e soltanto per contatto con i fluidi corporei del paziente, mai per via aerea; i medici dello Spallanzani sono preparati a valutare qualsiasi situazione e l’Accettazione è aperta h24; all’Istituto è attivo un Ambulatorio Malattie Infettive e Tropicali; chiedere ai primi sintomi subito assistenza medica e riferire di contatti e posti in cui si è stati; lavare spesso le mani e gli indumenti: candeggina, luce solare o asciugatura uccidono il virus Ebola come altri virus; cucinare bene i cibi in particolare quelli di origine animale e mangiare frutta perfettamente integra, cioè non contaminata dai morsi dei pipistrelli della frutta; sul portale del Ministero della Salute, una scheda con 15 domande e risposte offre ulteriori consigli per chi deve viaggiare o è di rientro dall’estero; fondamentale un intervento precoce appena si manifestano i sintomi, è questa la sola possibilità per abbassare la mortalità del virus Ebola, che è del 90%.
Il ministero della Salute, in una nota sottolinea che ”il nostro Paese è attrezzato per valutare e individuare ogni eventuale rischio di importazione della malattia” ”Il Ministero della Salute italiano ha dato per tempo disposizioni per il rafforzamento delle misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali e sono state date indicazioni affinché il rilascio della libera pratica sanitaria alle navi che nei 21 giorni precedenti abbiano toccato uno dei porti dei Paesi colpiti avvenga solo dopo verifica, da parte dell’USMAF, della situazione sanitaria a bordo. Per ciò che concerne gli aeromobili è stata richiamata la necessità della immediata segnalazione di casi sospetti a bordo”. ”Riguardo le condizioni degli immigrati irregolari provenienti dalle coste africane via mare – poi – la durata di questi viaggi fa sì che persone che si fossero eventualmente imbarcate mentre la malattia era in incubazione manifesterebbero i sintomi durante la navigazione e sarebbero, a prescindere dalla provenienza, valutati per lo stato sanitario prima dello sbarco, come sta avvenendo attraverso l’operazione Mare Nostrum. Si ribadisce che il rischio di infezione per i turisti, i viaggiatori in genere ed i residenti nelle zone colpite, è considerato molto basso se si seguono alcune precauzioni elementari”.
La Francia, invece, dichiara che bisogna bisogna essere ”estremamente vigili” di fronte a questa malattia, che ha già causato la morte di 660 persone nell’Africa occidentale.
Ci auguriamo che l’Ebola sappia leggere il comunicato e quindi astenersi dall’entrare in Italia, sapendo che verrebbe sconfitta.
Intanto, è tornata la Tubercolosi… forse non lo sapeva che in Italia era sparita da molti decenni….