Medicina
IL CANCRO POTREBBE AVERE I GIORNI CONTATI ?
I ricercatori dell’Università di Alberta, a Edmonton in Canada, hanno curato efficacemente il cancro più di un anno fa, ma nei TG o in TV non se ne parla affatto.
La semplice tecnica utilizza un elemento di base, l’acido dicloroacetico, attualmente usato per trattare i disordini metabolici, quindi non produce effetti collaterali o a lungo termine.
Non richiedendo un brevetto, chiunque può utilizzare largamente questo farmaco, che è economico rispetto ai costosi farmaci antitumorali prodotti da grandi aziende farmaceutiche.
Gli scienziati canadesi hanno testato su cellule umane l’acido dicloroacetico (DCA), che ha ucciso cellule cancerogene di polmoni, seno e cervello lasciando immutate le cellule sane.
È stato testato anche su topi afflitti da gravi tumori, le cui cellule si sono ridotte con unalimentazione a base di acqua integrata con DCA.
Il farmaco è ampiamente disponibile e la tecnica facile da usare.
Allora viene spontaneo pensare: perché le case farmaceutiche più importanti non sono coinvolte in un progetto che utilizzi il DCA? E perché i media non se ne interessano?
Nel corpo umano c’è già una lotta naturale contro il cancro da parte dei mitocondri, che però hanno bisogno di essere stimolati per essere efficaci. Gli scienziati hanno pensato che i mitocondri, essendo stati danneggiati, sono inefficaci contro il cancro, e per questo motivo le grandi case farmaceutiche si sono concentrate sulla glicolisi per produrre gli odierni farmaci antitumorali.
Ma gli effetti della glicolisi sono poco efficaci nella cura del cancro e più dispendiosi, inoltre il tessuto intorno alla cellula del cancro non si rompe ed i tumori continuano a riprodursi.
Grazie al DCA le cellule tumorali muoiono.
Le aziende farmaceutiche non investono in questa ricerca perché il metodo DCA non può essere brevettato, e quindi non può produrre guadagno, come sta accadendo ora con i loro brevetti sull AIDS. Auspichiamo che laboratori indipendenti comincino a produrlo e a fare ulteriori ricerche per confermare i risultati e produrre farmaci, in collaborazione con le Università.
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