Medicina

Medicina. Con riforma Lorenzin dei medici di famiglia, ospedali di notte rischiano collasso. Poi aumento organico… poi però…

pronto soccorsoManifestazione contro, a Roma, l’ 11 maggio.

Roma, 15 aprile – Dopo l’approvazione  della nuova riforma dell’assistenza della medicina generale, che prevede la nascita di studi medici h16, dalle 8 a mezzanotte la cui assistenza sarà garantita dai 16.500 medici di famiglia che diventeranno a turno  di continuità assistenziale (ex guardia medica), ci si attende il caos nelle ore notturne nei pronti soccorsi degli ospedali.

L’allarme viene lanciato dalla   Fp-Cgil Medici, insieme a vari sindacati di categoria perchè ”elimina la guardia medica notturna, oggi incaricata di visite domiciliari e consulenze mediche telefoniche che possono risolvere il problema, evitando di andare al pronto soccorso”.

Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin risponde dicendo ”È una riforma estremamente positiva  e credo sia un passo fondamentale per l’integrazione tra territorio e ospedale. Era un atto atteso da tempo e sono molto soddisfatta”. Per quanto attiene ai timori avanzati dai sindacati anche sulla scarsità del personale per poter applicare il nuovo modello assistenziale, Lorenzin risponde appunto che ”l’obiettivo è ora proprio l’aumento del personale medico”,  sostenuta dalla Federazione dei medici di medicina generale Fimmg, che sottolinea come ”l’assistenza sarà garantita h16 nelle ore diurne quando c’è una maggiore richiesta, ma questo non determinerà il rischio di intasamenti di notte nei Pronto soccorso, poichè i maggiori accessi avvengono appunto nelle ore diurne e non di notte”. 

Per il Smi (Sindacato Medici Italiani) quello maggiormente rappresentativo della guardia medica, si tratta di un ‘bluff a danno di medici e pazienti” che porterà “ad un uso improprio del 118”  annunciando  per l’11 maggio una manifestazione a Roma, con l’appoggio dalla Società Italiana medicina di Emergenza Urgenza (Simeu).

La domanda però, ci nasce spontanea: anzichè parlare di un prossimo aumento di personale medico negli ospedali, non sarebbe stato opportuno già provvedere prima a questa necessità e poi attuare la riforma?  Conoscendo i tempi della politica, le competenze delle regioni, le casse amministrative, si farà in tempo a morire prima di esere visitati ed in quel caso, già si sa chi citare in giudizio!

 mentre, dal canto suo, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin assicura che l’obiettivo è ora proprio un aumento del personale medico.

Rischio caos nei Pronto soccorso di notte. E’ questa la conseguenza che potrà derivare dall’applicazione della nuova riforma dell’assistenza della medicina generale, che prevede la nascita di studi medici h16, dalle 8 a mezzanotte, dove l’assistenza sarà garantita da medici di famiglia e di continuità assistenziale (ex guardia medica) a turno. A denunciare il pericolo, all’indomani dell’approvazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo delle convenzioni dei medici di famiglia, è la Fp-Cgil Medici, insieme a vari sindacati di categoria, mentre, dal canto suo, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin assicura che l’obiettivo è ora proprio un aumento del personale medico.

”E’ una riforma estremamente positiva – ha detto Lorenzin – e credo sia un passo fondamentale per l’integrazione tra territorio e ospedale. Era un atto atteso da tempo e sono molto soddisfatta”. Quanto ai timori avanzati dai sindacati anche sulla scarsità del personale per poter applicare il nuovo modello assistenziale, Lorenzin risponde appunto che ”l’obiettivo è ora proprio l’aumento del personale medico”. Secondo il nuovo modello, i 16.500 medici di continuità assistenziale saranno anch’essi spostati nella fascia 8-mezzanotte, mentre da mezzanotte alle 8 del mattino il cittadino dovrà rivolgersi in caso di necessità al 118, venendo a mancare la presenza della guardia medica. In pratica, avvertono Cgil e Cgil Funzione Pubblica, si ”elimina la guardia medica notturna, oggi incaricata di visite domiciliari e consulenze mediche telefoniche che possono risolvere il problema, evitando di andare al pronto soccorso”.

Parla di ”bluff a danno di medici e pazienti” che porterà “ad un uso improprio del 118″ il Sindacato Medici Italiani (Smi), quello maggiormente rappresentativo della guardia medica, che per queste ragioni annuncia per l’11 maggio una manifestazione a Roma. Critiche arrivano pure dalla Società Italiana medicina di Emergenza Urgenza (Simeu). Di parere opposto la Federazione dei medici di medicina generale Fimmg, che sottolinea come ”l’assistenza sarà garantita h16 nelle ore diurne quando c’è una maggiore richiesta, ma questo non determinerà il rischio di intasamenti di notte nei Pronto soccorso, poichè i maggiori accessi avvengono appunto nelle ore diurne e non di notte”. 

Riforma medici famiglia, rischio caos ospedali di notte

Cgil contro nuovo modello; Lorenzin,ora aumento personale

Roma, 15 aprile – Rischio caos nei Pronto soccorso di notte. E’ questa la conseguenza che potrà derivare dall’applicazione della nuova riforma dell’assistenza della medicina generale, che prevede la nascita di studi medici h16, dalle 8 a mezzanotte, dove l’assistenza sarà garantita da medici di famiglia e di continuità assistenziale (ex guardia medica) a turno. A denunciare il pericolo, all’indomani dell’approvazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo delle convenzioni dei medici di famiglia, è la Fp-Cgil Medici, insieme a vari sindacati di categoria, mentre, dal canto suo, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin assicura che l’obiettivo è ora proprio un aumento del personale medico.

”E’ una riforma estremamente positiva – ha detto Lorenzin – e credo sia un passo fondamentale per l’integrazione tra territorio e ospedale. Era un atto atteso da tempo e sono molto soddisfatta”. Quanto ai timori avanzati dai sindacati anche sulla scarsità del personale per poter applicare il nuovo modello assistenziale, Lorenzin risponde appunto che ”l’obiettivo è ora proprio l’aumento del personale medico”. Secondo il nuovo modello, i 16.500 medici di continuità assistenziale saranno anch’essi spostati nella fascia 8-mezzanotte, mentre da mezzanotte alle 8 del mattino il cittadino dovrà rivolgersi in caso di necessità al 118, venendo a mancare la presenza della guardia medica. In pratica, avvertono Cgil e Cgil Funzione Pubblica, si ”elimina la guardia medica notturna, oggi incaricata di visite domiciliari e consulenze mediche telefoniche che possono risolvere il problema, evitando di andare al pronto soccorso”.

Parla di ”bluff a danno di medici e pazienti” che porterà “ad un uso improprio del 118″ il Sindacato Medici Italiani (Smi), quello maggiormente rappresentativo della guardia medica, che per queste ragioni annuncia per l’11 maggio una manifestazione a Roma. Critiche arrivano pure dalla Società Italiana medicina di Emergenza Urgenza (Simeu). Di parere opposto la Federazione dei medici di medicina generale Fimmg, che sottolinea come ”l’assistenza sarà garantita h16 nelle ore diurne quando c’è una maggiore richiesta, ma questo non determinerà il rischio di intasamenti di notte nei Pronto soccorso, poichè i maggiori accessi avvengono appunto nelle ore diurne e non di notte”. 

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