Roma, 10 settembre – Durerà tutto il mese di settembre la campagna mondiale di sensibilizzazione ai tumori del sangue, ‘Make Blood Cancer Visible’. Sono circa il 15% della totalità, con oltre 28mila casi l’anno solo in Italia, ma i tumori del sangue sono poco conosciuti. È una lunga battaglia quotidiana ma che oggi si può vincere.
Promossa dall’azienda farmaceutica Janssen e appoggiata in Italia dalla Società italiana di ematologia (Sie) e dalla Federazione italiana malattie rare Uniamo-Fimr, con un video – già virale – e visibile sia sul profilo dedicato di Facebook sia sul sito www.lmcome.it dedicato ai tumori del sangue tra cui linfomi, mieloma e leucemie, racconta, attraverso un incontro di boxe, la lotta quotidiana ma anche la vittoria di coloro che hanno combattuto con successo la malattia. L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche di metterla in guardia da false cure e ‘guaritori-ciarlatani’.
“Questi tumori”, afferma il presidente Sie Fabrizio Pane, ”sono oggi più curabili grazie anche alle nuove conoscenze sulle alterazioni molecolari che sono presenti a livello genomico e che consentono di definire specifiche sottocategorie di malati, e grazie alla farmacogenomica che ha aiutato a definire la cura più adatta alla natura del tumore. Si apre dunque la strada verso trattamenti ‘cuciti su misura’ per ogni paziente, attuabili presso centri validati”. Ma sempre dalla Sie, dopo l’ultimo caso di cronaca che ha fatto registrare la morte di una ragazza affetta da leucemia e curatasi con un ‘metodo alternativo’, arriva un importante richiamo. Avverte Pane, ”i tumori del sangue non si curano affidandosi a pseudomedici o metodi ‘alternativi’. La raccomandazione è di non affidarsi mai a terapie non scientificamente provate” ed infine, ma per primo, l’importanza di allertarsi ai primi segnali per individuare la malattia in modo più rapido. Per questo è importante fare attenzione a sintomi come tumefazioni o ingrossamento dei linfonodi.