Roma, 08 settembre – (Ansa) Integrare l’apporto quotidiano di vitamina C giova alla circolazione del sangue quanto camminare.
Riduce, infatti, l’attività di una proteina associata al restringimento dei vasi sanguigni. Lungi dall’essere un modo per disincentivare a muoversi, la scoperta fatta dai ricercatori dell’Università del Colorado testando un piccolo campione di persone in sovrappeso o obese, spesso interessate da malattie vascolari, potrebbe però fornire un aiuto a chi è poco incline all’esercizio fisico.
Come già dimostrato, l’attività della proteina endotelina-1 aumenta nelle persone con chili di troppo. Di conseguenza i piccoli vasi tendono a restringersi e diventano meno in grado di rispondere alla domanda di flusso sanguigno, aumentando, così, il rischio di malattie vascolari. L’esercizio fisico riduce l’attività della endotelina-1, ma inserirlo in una routine quotidiana può essere difficile. Per questo, lo studio condotto dal team statunitense ha confrontato gli effetti della vitamina C e dell’attività fisica nei confronti di questa sostanza.
I ricercatori hanno diviso 35 partecipanti (in sovrappeso o obesi) in due gruppi: uno di 20 persone che ha assunto un supplemento giornaliero di vitamina C ad una dose a rilascio di 500 mg al giorno e un altro gruppo di 15 che ha invece effettuato esercizio fisico aerobico.
Dopo tre mesi, entrambi i gruppi avevano ridotto la vasocostrizione dovuta a endotelina-1-mediata. I risultati sono stati presentati al 14° Congresso Internazionale sull’endotelina della American Physiological Society, da poco concluso a Savannah, in Georgia.