
L’Italia si vede rifilare una mega multa dall’Unione Europea in materia di acque reflue urbane: subito 10 milioni di euro più una penalità di 13,7 milioni di euro per ogni semestre di ritardo nel mettersi in regola. La Corte di Giustizia UE condanna infatti il mancato rispetto della direttiva in fatto di trattamento e rispetto delle acque che perdura dal 2014, producendo danni ambientali.
Questo comporta rischi per l’ambiente marino nelle aree critiche in cui sono scaricate le acque reflue non trattate, nonché pericoli per la salute umana data la presenza di batteri nocivi. Quegli scarichi contengono tra l’altro nutrienti, come l’azoto e il fosforo, che favoriscono la proliferazione di alghe tali da soffocare altre forme di vita, processo conosciuto come eutrofizzazione. In contrasto col buon senso oltreché col Green Deal.
Acque reflue urbane in Italia: due Regioni coinvolte, con tre siti in Sicilia
Permangono ritardi negli agglomerati urbani di Castellammare del Golfo, Cinisi e Terrasini (Sicilia) e Courmayeur (Valle d’Aosta). La multa semestrale – priva di valore retroattivo – partirà ora, applicandosi in automatico fino a quando non sarà soddisfatta la sentenza emessa già il 10 aprile 2014. Dopo 10 anni di tiremmolla, con governi di ogni colore, l’Italia non ha saputo rispettare gli obblighi derivanti dalla direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. Una situazione di irregolarità accertata nel 2014, e mai sanata nonostante il tempo concesso per porre rimedio. La Commissione europea aveva deferito l’Italia l’1 giugno 2023.

Quelle acque finiscono in aree sensibili
Secondo i giudici di Lussemburgo, l’assenza di trattamento delle acque reflue urbane “costituisce un danno all’ambiente e deve essere considerata come particolarmente grave“. Gli agglomerati non a norma è sceso dai 41 contestati nel 2014 a quattro. Tuttavia, “un pregiudizio all’ambiente persiste, tanto più grave se si considera che i quattro agglomerati non conformi scaricano le loro acque reflue in aree sensibili”. Ora servono risorse economiche sia per porre rimedio al guaio sia per pagare la multa sia per versare le sanzioni che vanno a salire.