Roma, 2 giugno 2019 – Dopo 7 anni di duro apprendistato ed attesa, finalmente oggi per Danilo Petrucci è arrivata la prima vittoria nel Mondiale Moto GP.
Il 29 enne centauro ternano si è aggiudicato infatti sul Circuito del Mugello il Gran Premio Italia al termine di una delle più belle gare di motociclismo mai disputate.
Un lungo testa a testa fra i migliori piloti in circolazione – il Grande Marc Marquez, Andrea Dovizioso, Alex Rins; Valentino Rossi è caduto e si è ritirato – sulle migliori moto del mondo (Ducati, Honda, Yamaka e Suzuki).
Un finale sul brivido con sorpassi e controsorpassi millimetrici a tre fino allo spunto finale vincente di Danilo Petrucci.
Quindi il tripudio del clan rosso della Ducati con due piloti sul podio e Dovizioso terzo ancora in corsa per il Mondiale.
Infine l’Inno di Mameli nella commozione di questo magnifico ragazzone ternano.
Il Gran Premio d’Italia di Moto GP del Mugello è l’evento sportivo principale della settimana al mondo. Evento sportivo ma non solo,
perché esso rappresenta anche la vetrina, la prima pagina dell’industria mondiale della moto, un mercato importantissimo dove svettano le industrie italiane e giapponesi.
Essere primi in questo settore sportivo significa contribuire in maniera determinante alle vicende economiche del proprio paese.
Il mercato mondiale dei mezzi di locomozione su gomma vive sulle vicende sportive di Ferrari e Ducati entrambe carrozzate in rosso. Così come il successo economico dell’Italian Style in ogni settore si fonda sull’immagine italiana proposta nel nostro sport in tantissime discipline sportive.
Non c ‘è settimana che l’Italia non si proponga sportivamente ai massimi livelli mondiali.
Quali sono gli sport su cui si appuntano maggiormente i fari internazionali del momento?
Il tennis con il Roland Garros parigino; i Mondiali U20 di calcio, il Giro d’Italia, oltre che la Moto GP.
Ebbene a Parigi è nata una stella promettente di nome Salvatore Caruso, mentre Fognini avanza e domani potrebbe andare nei quarti.
In Polonia, questa sera gli azzurrini battendo i padroni di casa a punteggio pieno hanno raggiunto i quarti di finale. Vincenzo Nibali, lo Squalo dello Stretto, ha conquistato la medaglia d’argento al Giro d’Italia. Lo sport come traino italico, dunque. Eppure fra le strategie attuali presenti nel mondo politico, c’è quella di togliere spazio ed autonomia allo sport italiano, bocciando financo le aspirazioni Olimpiche prima di Roma e poi di Torino, come se fossero Tav qualsiasi da cui guardarsi.
Lo sport è l’unica materia in cui l’Italia primeggia e da cui promana la sua più grande industria quella della bellezza, ovvero turismo, moda, mangiar sano e bene, look e così via.
Funziona perche ha sempre funzionato. È nel DNA di tutti gli italiani, quelli che la domenica sanno anche salire in bicicletta o infilarsi le scarpe da corsa per scorazzare lungo lo Stivale magari assiepandosi su qualche passo dolomitico per far sentire meno soli gli omini aggrappati ai manubri di una bici da corsa. Oppure quelli che la fatica la vivono nel piacere del nuoto o dello sci.
Non hanno bisogno di nulla questi italiani, solo di essere lasciati in pace per poter partecipare nell’orgoglio di una competizione cui sono ammessi tutti senza limiti né remore di alcun tipo.
Un’Italia orgogliosa e compatta i cui anche le forze armate – fondamentali nel circuito sportivo – possano sentirsi rispettate, amate ed accettate mentre, anziché aspettarsi di incorrere in qualche Procedura di Infrazione per debito eccessivo, a Bruxelles si andasse per vincere qualche trofeo.