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America’s Cup 2021 – La Luna è Rossa 1-1-nonostante la falsa partenza

La prima alla Nuova Zelanda, la seconda a Luna Rossa

Roma, 10 marzo 2021 – Si è conclusa con un salomonico pareggio (1-1) la prima giornata di regate per la America’s Cup fra il Defender “Emirates Team New Zealand” e la sfidante “Luna Rossa”.

Un pareggio, però, che, a vederla bene, in qualche modo promuove le chances del monoscafo volante italiano compromesse nella prima regata, da una partenza non limpida che ha spianato la rotta agli All Blacks.

Nella seconda regata di questa notte, il monoscafo azzurro ha raddrizzato la situazione imponendosi dalla partenza all’arrivo.

Di una cosa si può avere certezza: si va ad assistere ad un America’s Cup eccezionale all’insegna del massimo equilibrio. Almeno fin quando il meteo nel golfo di Hauraki offrirà venti medio forti – 15-18 nodi.

I bolidi volanti marini sono come le vetture di F1 negli attuali circuiti: vince chi parte avanti. Le vetture migliori che ottengono le pole position.

Ulteriori brividi li offrono gli incidenti o le fermate ai box.

Fra Te Rehutai (appellativo maori di New Zealand ) ed il monoscafo targato Prada-Pirelli oggi, è stato ufficialmente confermato ad Auckland che le prestazione sono assai vicine.

A fare la differenza è (e sarà anche in seguito) da una parte la maggior conoscenza neozelandese dell’habitat locale, dall’altra la maggior organizzazione tecnica di Luna Ross ed il suo staff.

Ci sono poi da considerare altri dettagli da non sottovalutare come essere padroni di casa.

James Spithhill e Francesco Bruni oggi, in occasione della manovra scelta subito dopo la partenza, hanno tentato una mossa veramente azzardata: cercare di poggiare a destra dove navigava New Zealand.

Luna Rossa navigando sottovento, aveva il diritto di rotta. Peter Boling avrebbe dovuto poggiare a sua volta lasciando libero il campo. Non lo ha fatto ed ha preso subito il largo con un vantaggio di 131 metri.

L’immediata protesta italiana è stata rigettata dalla Giuria locale.

Da immaginarselo, trattandosi di manovre che devono avere preavvisi di pochi istanti. Soggette a valutazione immediate e personali.

Come ha sostenuto lo storico skipper di Luna Rossa, Francesco De Angelis: “Sono manovre rischiose di cui devi avere il cento per cento di convinzione. Altrimenti vai fuori gara. Com’è successo…”

Al primo gate, il vantaggio degli All Blacks era di 16 secondi. Dopo il lato di poppa di 23″. Per Boling si trattava ormai soltanto di controllare Luna Rossa virandogli d’avanti.

Sul traguardo 23″ di vantaggio.

La lettura delle prestazione vedeva Emirates Team – con un vento medio di 15-18 nodi – più veloce mediamente sia in bolina che di poppa.

Luna rossa, però, in velocità assoluta, raggiungeva i 48 nodi contro i 46 dei Kiwi.

Dunque, salvo l’episodio della partenza, il match race c’è. Luna Rossa è in gara.

I neozelandesi non si sono inventati nulla di nuovo mentre Luna Rossa vinceva la Prada Cup degli sfidanti.

L’ottimismo era giustificato. La partenza della seconda regata era la fotocopia delle prima. Solo questa volta Luna Rossa sul via in leggero vantaggio .

Si guarda bene di sfruttare il diritto di rotta e si mantiene largo sulla sinistra, portando il suo vantaggio a 74 metri. È il momento di virare per attuare una regata di controllo su New Zealand.

Sono 13 i secondi di vantaggio al termine della prima bolina. Diventano 12 alla seconda boa. Si raddoppiano alla seconda bolina (25″). Arrivano a 36″ al III° gate.

New Zealand si stacca e trova sulla destra un buon salto di vento che lo porta a 12″ da Luna Rossa .

La barca azzurra prosegue la regata di controlo (+16″ al V gate).

Sul traguardo il distacco è di 113 metri, pari a 7 secondi. Quanto basta per affrontare con maggiore serenità la pausa di un giorno prima di tornare in acqua per la seconda coppia di regate.

Chi arriva prima a 7, vince la Coppa America.

Se vince Luna Rossa, sarebbe un evento ultrastorico. La più antica e prestigiosa coppa sportiva in Italia!

Anche Mario Draghi si leccherebbe i baffi per l’impulso all’immagine del Made in Italy.

 

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
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