Roma, 14 febbraio 2021 – Grazie ad una seconda doppietta su Britannia, Luna Rossa ha prenotato il successo nella Coppa Prada e la conseguente sfida al Team New Zealand per l’America’s Cup.
Nelle prime due giornate di regate (nottate in Italia), il monoscafo gioiello di Prada-Pirelli, ha realizzato 4 successi su 4 match race.
Mancano solo 3 successi per raggiungere i fatidici 7 punti su 7 regate che garantiscono la sfida finale al più prestigioso ed antico trofeo sportivo..
Raggiunta questa quota, le ulteriori regate previste verrebbero cancellate.
Oltre a vincere le regate, oggi ad Aukland il gioiello marino targato Prada-Pirelli, ha dimostrato anche di essere più forti in uomini e mezzi tecnici.
Almeno con le condizioni meteo marine di questi giorni nell’Oceano Pacifico della Nuova Zelanda.
Vale a dire: clima prettamente estivo con sole, poco vento e mare calmo.
Diverse sono state le condizioni meteo nella prima tornata di regate ad Auckland contrassegnate da instabilità di mare e di vento. Con burrasche, salti di vento e colpi di maremarosi.
Le prossime regate (5-6 e 7-8) sono previste per mercoledì e venerdì prossimi. Se non cambia tempo (perturbazioni o bonaccia), Luna Rossa partirebbe decisamente favorita.
Altrimenti sarebbe guerra. Nel senso che la barca inglese avrebbe maggiori possibilità di dire la sua.
La superiorità italiana, infatti anche oggi, è apparsa di nuovo evidente. Testimoniata dai numeri che sono leggermente favorevoli a Luna Rossa in entrambe le regate.
Sia per quanto attiene alla velocità con vento contrario (bolina), che con vento a favore (poppa), dove Ineos in precedenza era apparsa in vantaggio.
Anche per la velocità massima, Luna Rossa ha mostrato una superiorità decisiva di quasi due nodi.
Questo lieve divario oggi, avrebbe potuto essere colmato dal fattore umano, consistente nella accertata superiorità sportiva dello Skipper pluricampione olimpionico Sir Ben Ainsle.
Ma non è stato così perchè la risposta a cui ha lavorato lo Skipper italiano Max Sirena (due timonieri anzichè il solito uno) si è rivelata, di nuovo, vincente e determinante.
Nella vela supertecnologica, dove le imbarcazioni volano senza toccare l’acqua, in condizioni di sostanziale equilibrio, la partenza è assolutamente determinante. È il momento del timone.
Francesco Bruni e James Spithill, sostenuti da tutto l’equipaggio italiano perfettamente coordinato, in entrambe le regate hanno condotto in testa Luna Rossa allo scadere dello Zero.
Con pochi metri di vantaggio, fondamentali per scegliere dove iniziare il lato di bolina. Quello destro, nella circostanza.
Il seguito, in entrambe le regate, è stata soprattutto gestione oculata del vantaggio che è andato via via consolidandosi, cancello dopo cancello.
La prima regata si conclude con un vantaggio di 13 secondi. Nella seconda di 41 secondi, oltre mezzo chilometro. Vantaggio più netto in conseguenza di una spettacolare spanciata inglese dopo il via.
Ben Ainsle, nel disperato tentativo di sottrarsi al “controllo” di Luna Rossa, ritardava la controvirata e saltava in aria, perdendo nella ricaduta la sospensione area dello scafo.
La spanciata di Britannia finiva con il brusco contatto con l’acqua e la perdita di molta velocità per sollevare di nuovo lo scafo dall’attrito con l’acqua.
La vela italiana si riaccosta di nuovo al sogno di portare per la prima volta l’Amertica’s Cup nel Mediterraneo come è accaduto al Moro di Venezia nel 1992 ed a Luna Rossa in tempi più recenti.
Al momento è solo questione di tempo…. atmosferico.