La cintura è la rappresentazione dello sviluppo psicofisico dell’allievo.
Roma 22 dicembre – Quando arriva il periodo degli esami per gli allievi, le domande che più spesso i bambini rivolgono al maestro sono: “Che cintura prendo?”, oppure “Cosa faremo durante gli esami?”. E ancor più spesso i genitori chiedono: “Come mai mio/a figlio/a ha preso quel grado o quella cintura?”. Il maestro di Arti Marziali e di Ju Jitsu in particolare ha dei programmi da seguire che non si basano solo sulle qualità tecniche dell’allievo, ma anche sulle qualità psichiche, sulla disciplina e il rispetto che l’allievo deve sviluppare tanto quanto l’aspetto tecnico. Perciò durante l’anno si segue il programma di tecniche previste per il passaggio di grado, ma ancor più importante il maestro osserva lo sviluppo mentale del suo allievo, quindi se l’allievo è bravo nelle tecniche ma è poco disciplinato rischia di crescere in maniera sbagliata. Per questo motivo alcune volte o si boccia l’allievo o si rimanda di qualche mese l’esame affinché possa migliorare e comprendere i suoi errori, per migliorare sia nelle tecniche che nel comportamento. C’è da dire che per quanto riguarda la disciplina e il rispetto, il maestro può aiutare a crescere il bambino in maniera corretta, ma non ci si può sostituire ai genitori che sono la parte più importante nella crescita e lo sviluppo del bambino.
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