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Racconti di sport: “Super Mario 50!”
Roma, 22 marzo 2017 – Ancora un compleanno “tondo” e stavolta a tagliare il traguardo è nientepopodimenochè il “Re Leone”, “Super Mario”, al secolo Mario Cipollini.
Lucchese, primatista assoluto di tappe vinte al Giro d’Italia con 42 successi, tutti in volata tra il 1989 ed il 2003, con l’aggiunta di 12 trionfi al Tour de France e 3 vittorie alla Vuelta di Spagna, solo in riferimento ai grandi giri.
La carriera di Cipollini è stata straordinaria tanto quanto il suo essere istrionico, classico personaggio dei tempi moderni consapevole della valenza del potere dei media.
Il suo palmares conta ben 191 vittorie, con punte di diamante relative al Campionato del Mondo di Zolder, la Milano-Sanremo e ben tre Gand-Wevelgem.
Atleta dotato di notevoli mezzi fisici, da parecchi è stato considerato come lo sprinter più forte di tutti i tempi ma come al solito queste classifiche lasciano il tempo che trovano viste le differenze delle varie epoche; credo, da questo punto di vista, che abbia inciso molto l’incedere delle sue volate che presupponevano l’ausilio del “treno”.
In gergo il treno rappresentava l’organizzazione di un gruppo di tre o quattro corridori, di solito potenti passisti, che a ridosso dell’arrivo tiravano a tutta coprendo il loro capo per consentirgli di uscire, nel solco loro creato, ed esprimere il suo spunto vincente.
Nell’era moderna Super Mario ha sfruttato pienamente tali innovazioni, arricchendo il suo personaggio con atteggiamenti, come detto, istrionici come quando partiva con robuste polemiche rivolte sempre verso il mondo del ciclismo professionistico o come quando indossò un body integrale, rappresentante le fasce muscolari umane, in una crono del Giro del 2001.
In proposito ricordo anche come nel ’97, in forza alla Saeco, per festeggiare la vittoria al Giro del compagno di squadra Ivan Gotti si presentò sul podio in un impeccabile completo beige, facendo sfigurare le miss-tappa di turno…..
I suoi grandi avversari sono stati Zabel, Mc Ewan, il potente uzbeko Abdoujaparov ed in finale di carriera l’emergente Petacchi che contribuì non poco alla conquista della maglia iridata nel 2002.
Oggi Re Leone, tra le tante cose, è anche un apprezzato costruttore di bici da corsa e contribuisce così a far volare chiunque ci salga sopra…..