Il bullismo e le arti marziali
L’importanza delle arti marziali nella vita di bambini e adolescenti
Il bullismo è un problema che purtroppo si manifesta sia nei bambini sia negli adulti, ma mentre un adulto si può difendere perché crescendo si impara ad arginare questo fenomeno, per i bambini diventa un problema piuttosto grave che può sfociare in problemi di natura sociale che portano a compartimenti di natura aggressiva.
Alcuni bambini hanno problemi ad esprimersi a parole e quindi lo fanno attraverso i gesti ovvero usando degli spintoni, urlando per farsi sentire insomma cercando di attirare l’attenzione dei loro compagni di classe o dei loro genitori non capendo che questo è il modo sbagliato di comunicare.
Nella mia esperienza di insegnante di arti marziali, ho constatato che il problema sta proprio nel comunicare. Difatti alcuni bambini non riuscivano a comunicare ne con me ne con i compagni di classe e se lo facevano, era solo attraverso strilli, urla e atteggiamenti violenti.
Per arginare il problema, ho insegnato loro a comunicare facendo capire loro che non serviva la violenza, anche urlata, ma rendendo la parola quale prima forma di comunicazione da usare rispetto all’uso della violenza.
Durante l’allenamento, faccio fare degli esercizi di riscaldamento che per loro sono come dei giochi. Anche lì, per dimostrarmi che uno era più bravo dell’altro, si sfocia inevitabilmente in atti di violenza, quindi insegno loro che non è importante primeggiare (che è una delle cause del bullismo, ovvero il voler sopraffare qualcuno con la violenza), ma è importante fare il gioco nella maniera corretta senza che nessuno si facesse male.
In questo modo, i bambini si rendono conto che tutto diventa più divertente, sia il gioco che la lezione, creando in questo modo un forte spirito di gruppo e di amicizia necessario a crescere in maniera sana.
Nelle arti marziali, la cosa più importante non è solo la bravura nell’eseguire le tecniche, ma è ancor più importante la disciplina, il rispetto per tutti e l’umiltà, doti che sono necessarie per crescere insieme non solo nel dojo (sala in cui si praticano le arti marziali), ma anche nella vita di tutti i giorni.