La Juventus interrompe l’imbattibilità della Roma
Torino – Per la Roma è arrivata la prima sconfitta in questo campionato, …
… è stata anche la prima volta che i giallorossi subiscono più di due goal, ma anche la prima volta che si sono trovati ad affrontare la Juventus, “ una squadra progettata per vincere lo scudetto” come aveva dichiarato Rudi Garcia alla vigilia.
La partita dello Juventus Stadium ha sancito qual’è la squadra più forte al momento nel campionato italiano.
Eppure i giallorossi avevano iniziato il match in maniera molto convincente costringendo i bianconeri a rinchiudersi nella propria metà campo. Dopo un’occasione molto ghiotta, mancata al 6° da Ljajic, che avrebbe sicuramente cambiato il volto della partita, al 17° Vidal, ottimamente servito da uno straripante Tevez (migliore in campo ndr), fa capire che la Juventus vuole i tre punti e soprattutto vuole dimostrare ai giallorossi che nel suo stadio è imbattibile e che ha intenzione di aggiudicarsi il terzo scudetto consecutivo. Sarebbe la prima volta nella storia dei bianconeri nei campionati a 20 squadre.
Nel secondo tempo, la Juve spegne subito le ambizioni dei giallorossi dopo soli 3 minuti dall’inizio della seconda frazione di gioco. Al 48°, dopo una punizione splendidamente calciata da Pirlo, Bonucci mette in rete facilmente in assoluta solitudine e libero da marcature. Per i giallorossi è una doccia fredda anche se la reazione è molto positiva. Dopo 60 minuti di resistenza però, i giallorossi cedono alla forza prorompente della Juventus e nel giro di 5 minuti subiscono due espulsioni (De Rossi e Castan) e un calcio di rigore che viene siglato al 77° con una poco comprensibile forza nervosa dall’ex Vucinic che chiude definitivamente il match.
Ora la Roma ha un ritardo di 8 punti dai campioni d’Italia e la rincorsa diventa molto difficile anche se restano 20 giornate ancora da giocare. Alla vigilia la partita era stata presentata come una finale tra due squadre che hanno dimostrato fino ad oggi di essere le maggiori pretendenti allo scudetto, ma il campo ha emesso un verdetto ineccepibile e non ha lasciato dubbi sulla squadra che ha le maggiori possibilità di aggiudicarsi la vittoria finale in questa stagione.
La vigilia, durata più di due settimane in considerazione dell’interruzione del campionato per le feste natalizie, è stata pervasa da dichiarazioni velenose dall’una e dall’altra parte. Tra le tante, ha fatto discutere la dichiarazione di Totti sui presunti “aiutini” di cui beneficia la Juventus nei momenti di difficoltà riferendosi, soprattutto, alla fase iniziale del campionato quando la squadra torinese non riusciva ad esprimersi come in questo momento. Vedi la mancata concessione di un goal regolarissimo al Chievo per un fuorigioco “fantasma” di Paloschi o la concessione del goal contro il Napoli a Llorrente in evidente fuorigioco e la concessione di calci di rigore quantomeno dubbi. L’allenatore della Juventus Antonio Conte le aveva definite, sempre alla vigilia del match, “chiacchiere da bar” e che la sua squadra avrebbe risposto sul campo. Così è stato. Il dopo-partita non è stato di minore intensità circa le dichiarazioni al veleno. Buffon ha voluto sottolineare che “chi fa le chiacchiere non ha mai vinto nulla” riferendosi palesemente a Totti e che “la Juventus risponde sempre sul campo”. Morgan De Sanctis non ha voluto essere da meno e ha dichiarato che “la Juventus comunque gode dei favori del sistema” e che tutti gli addetti ai lavori, compresi i giornalisti, i dirigenti Federali e i direttori di gara, “dimostrano una evidente sudditanza nei confronti della Juventus”. E’ pur vero che i due scudetti alla squadra torinese non sono stati revocati per caso. L’illecito è emerso chiaramente e quindi si parla di fatti reali.
Buffon ha ragione quando sostiene che, almeno in questa partita, la Juventus ha dimostrato di essere superiore alla Roma, ma ha torto quando non ammette che i bianconeri sono spesso sospinti da altre forze che, quando sono emerse, sono state sanzionate dalla giustizia sportiva ed hanno portato la sua squadra in serie B! Tra l’altro, se è così forte come sostiene il capitano bianconero, la Juve avrebbe dovuto essere protagonista anche in Europa, ma come sappiamo, la squadra torinese è stata eliminata dai turchi del Galatasaray, una squadra sicuramente di seconda fascia nel panorama europeo e questo, fa riflettere molto sulle dichiarazioni del pre e del post partita.
Mister Garcia, dal canto suo, non si è lasciato andare in dichiarazioni fuori luogo rimettendo la sportività al centro del “sistema”, elogiando i suoi giocatori e sottolineando che restano ancora 60 punti da conquistare.
Il cammino è ancora lungo e la Roma insisterà ancora nel contrastare i bianconeri fino a quando avrà il piacere di ospitarli all’Olimpico il prossimo 11 maggio nella resa dei conti finale!