Ad Udine è stato proprio così! Borriello punta centrale in sostituzione del Capitano e Ljajic al posto di Gervinho. Entrambi hanno dato tutto senza far rimpiangere i due titolari. Ma la forza della Roma di quest’anno è proprio questa. I giallorossi si sentono tutti titolari e sono tutti pronti a scendere in campo determinati. La partita contro l’Udinese si presentava sicuramente piena di insidie anche perché i friuliani in questo campionato hanno conquistato i loro 10 punti in classifica esclusivamente attraverso le partite giocate in casa. Nella fase iniziale del primo tempo la Roma è sembrata spaesata, ma nello stesso tempo concentrata a trovare un gioco diverso dal solito. L’Udinese, consapevole che i giallorossi avrebbero avuto proprio tale approccio alla partita, dopo solo 6 minuti per poco non passano in vantaggio. Un Muriel scatenato con un micidiale diagonale centra la base del palo della porta difesa da De Sanctis. Ma la Roma non si intimidisce e trova presto il giusto assetto in campo rendendosi pericolosa con le incursioni dei centrocampisti e con Ljajic e Borriello sempre pronti a mettere in allarme la retroguardia friuliana. Il direttore di gara Bergonzi mette subito a tacere i più vivaci comminando ammonizioni a giocatori dell’una e dell’altra squadra. Il primo tempo si chiude a reti inviolate, ma con una Roma in crescendo.
Nella seconda frazione di gioco sono invece i friuliani che entrano in campo più determinati e la retroguardia giallorossa è costretta a fare gli straordinari. Dopo venti minuti i giallorossi devono fare a meno di Maicon espulso per doppia ammonizione e giocare il resto della partita in dieci. Per la Roma la partita sembra ormai compromessa e mister Guidolin carica ancor di più i suoi giocatori incitandoli a guadagnare l’intera posta in palio. E’ il momento più difficile per la Roma di Garcia che rimedia però facendo entrare prima Torosidis, per coprire la fascia destra lasciata vuota da Maicon, e poi Marquinho al posto di Pjanic e Bradley in sostituzione di Borriello. L’assetto tattico diventa un 4-4-1 con Ljajic a fare l’unico incursore d’attacco e nello stesso tempo il quinto di centrocampo. Dopo una comprensibile superiorità numerica, ma anche territoriale dei padroni di casa, la Roma prende coraggio e attraverso un gran possesso palla comincia a riavvicinarsi alla porta difesa da Kelava. All’81° la Roma diventa magica! De Rossi lancia Strootman con un passaggio millimetrico, l’olandese si guarda intorno e vede Bradley avvicinarsi al limite dell’area, con un tocco morbido lo serve e l’americano con un preciso “piattone” porta in vantaggio la Roma! I giocatori dell’Udinese sembrano demoralizzati e nei 9 minuti che restano da giocare non riescono a trovare la giusta reazione. Anche loro sono costretti a rassegnarsi come i giocatori delle altre otto squadre che hanno incontrato la Roma in questa prima fase del campionato. I giallorossi sembrano invincibili! Anche “la prova del nove” è stata superata!
Ormai tutti gli opinionisti sportivi si sbilanciano e, commentando i risultati della Roma, non possono che individuarla come una seria candidata alla vittoria finale. Nell’ambiente giallorosso si va invece controcorrente, e diversamente rispetto agli anni passati, regna una certa tranquillità, anche i tifosi hanno abbandonato quella simpatica spavalderia che li ha sempre contraddistinti e addirittura non parlano di obiettivi, restano in silenzio e aspettano la prossima partita.