Roma, 25 luglio 2021 – Alle Olimpiadi di Tokyo, il medagliere italiano cresce.
Passa da due podi della prima giornata ai 5 della seconda, grazie all’arrivo delle prime due medaglie rosa.
E tante ancora arriveranno, vista la caratura tecnico-agonistica delle ragazze italiane presenti a Tokyo in qualsiasi disciplina.
Questa volta gli exploit sono arrivati dal ciclismo e dallo Judo quasi in contemporanea nelle ore mattutine italiane.
Proprio mentre la squadra italiana di Basket maschile, riusciva negli ultimi 5 minuti a rovesciare in proprio favore le sorti dell’incontro contro la Germania.
Da 78-79 in favore dei tedeschi in un 92-82 per l’Italia. Rimonta che salva gli azzurri dall’onta di una sconfitta alla sua prima uscita nel torneo olimpico di Tokio ,
Una vicenda che ricorda da vicino quanto accaduto ieri in occasione del match di Volley contro il Canada. Tragico inizio e finale in gloria.
Forse c’è da rivedere qualcosa dal punto di vista ambientale o alimentare negli sport di squadra azzurri che possa ad aver qualcosa a che fare con la situazione creata attorno al Corona Virus.
Per esempio inspiegabili in negativo oggi sono apparse le prestazioni nel nuoto di Detti nella finale dei 400 metri ed addirittura di Benedetta Pilato, la giovanissima ranista tarantina numero uno al mondo.
Squalificata al termine della gara, questo grandissimo talento, comunque era stata protagonista di una gara molto al di sotto delle sue possibilità.
La nota d’incoraggiamento migliore, però arrivava dalle strade di Tokyo dove si svolgeva la prova femminile individuale di ciclismo
Anche qui, come accaduto ieri per i maschi, un personaggio da controllare strettamente perchè nettamente superiore, il belga Van Aert.
L’idea migliore l’aveva il CT austriaco che, subito alla partenza, lanciava in avanscoperta la specialista del cronometro Anna Kiesenhofer.
Il gruppone lasciava fare fintanto che le olandesi si mettevano alla caccia delle poche fuggitive.
L’austriaca, però non mollava rialzandosi sui pedali quando necessario.
A pochi chilometri dal traguardo, Kiesenhofer era ormai irraggiungibile e le olandesi rientravano, salvo poi, in vista del traguardo ripartire per salvare almeno l’argento con Anna van der Breggen.
L’italiana Elisa Longo Borghi – che aveva fatto la corsa sull’olandese – rompeva anche lei gli indugi per raccogliere – spingendo al massimo sui pedali – quella decina di metri dietro l’olandese sufficienti a evitare di essere raggiunta da un gruppone male organizzato.
Elisa Longo Borghi riusciva a salire sul terzo gradino per il bronzo, stessa medaglia conquistata alle Olimpiadi di Rio, 5 anni fa. Incredibile ma vero!
Vicenda curiosamente analoga nella conclusione anche quella della judoka Odette Giuffrida nella finale per il bronzo 52 kg, contro la giapponese U. Abe.
Dunque: Judo, Giappone, medaglia. C’è davvero da tremare.
Odette è una ragazza romana di 26 anni che dedica gran parte della sua vita allo sport ed al judo. È scaltra e navigata.
Sa che l’avversaria è un tipo tosto e deve evitare momenti ingarbugliati che possano favorire il campione di casa. I suoi attacchi sono strategici, intesi come mezzo per evitare l’attacco avversario.
Riesce così a mantenere lo 0-0 ed ad entrare nel Golden Score. Ovvero vince chi segna il primo punto.
E quì Odette combina il capolavoro della sua carriera, anche dal punto di vista tecnico e spettacolare. Al mezzo minuto dall’inizio del Golden Score, parte con un guizzo fulmineo sulla Abe, l’afferra per il bavero e gli piazza un fantastico hippon facendola roteare ripetutamente sul tatami di casa.
Per Odette Giuffrida è la medaglia di bronzo olimpica, dopo l’argento di Rio di 5 anni fa.
Attorno alle ragazze italiane è un fiorire di prestazioni ottimali negli sport in corso.
Nel Tennis avanzano nel doppio superando lo scoglio tedesco.
Nel beach Volley, gli argento di Daniele Lupo e Paolo Nicolai domano in tre set la temibile coppia tedesca Thole-Wickler.
Nel nuoto tanti azzurri passano i turni ed alla fine della giornata ci si ritrova con 5 finalisti e 5 semifinalisti e tre recored italiani.
Ma la notizia che pochi si attendevano è la medaglia dal sollevamento pesi.
Il bronzo conquistato nei 67 kg dal friulano di Pordenone Mirko Zanni, stesso cognome del campione di rugby.
Mirko Zanni, ha sollevato al cielo di Tokio 322 chili complessivi, record italiano, che gli valgono il bronzo del terzo posto dopo il cinese Chen ed il colombiano Mosquera Lozano.
Ma le vicende forse che più entusiasmano – per il carisma della specialità – vengono dalla ginnastica artistica che ha vissuto la prima giornata a livello femminile.
In sintesi la squadra italiana – formata da Lara Mori, Martina Maggio, Asia Amato e Vanessa Ferrari – si è guadagnata a vele spiegate la finale a squadre.
Ma, soprattutto, Vanessa Ferrari ha presentato un Corpo Libero davvero fuori dal comune che ha sbalordito giudici e gli scarsi invitati.
Con il contributo del DT Enrico Casella, la performance della campionessa bresciana è accompagnato dalla musica accattivante di “Con te partirò!”.
In sequenza la Ferrari effettua due diagonali di assoluto spessore tecnico, seguite dalle parti acrobatiche e 4 diagonali magistrali. Oggi è stata decisamente apprezzata per il corpo libero; con votazione 14,166; 5,9.