Olimpiadi di Tokyo 2021 – Atleti partecipanti, obbiettivi Italia. Per l’Italia, subito Oro e Argento
Italia di Orgoglio
Roma, 24 luglio 2021- Al termine della prima giornata di gara dei Giochi Olimpici di Tokio, dopo 11 finali, l’Italia con un oro ed un argento, nel medagliere, è seconda dietro la Cina (3 ori ed un bronzo) a pari merito con il Giappone padrone di casa.
Se il bel tempo si vede dal mattino…
Sul campo gli azzurri hanno mostrato in larga maggioranza, oltre che la massima competitività tecnica, anche quel qualcosa in più, che è l’orgoglio, che spesso nello sport fa la differenza.
Una qualità tipica italiana che permette di essere competitivi sia negli sport di massa come il calcio, in quelli puramente tecnologici come la F1, che in quelli ereditati dagli avi come la scherma, o quelli di nicchia esotici come il Taekwondo.
Proprio da queste due ultime discipline, sono arrivate oggi le prime bene augurali medaglie.
MEDAGLIE MADE IN PUGLIA
Quella d’oro del Carabiniere Vito Dell’Aquila, è stato il frutto tutto dell’orgoglio di un ragazzo pugliese classe 2000, nuovo Millennio, che è riuscito a capovolgere le sorti di un match di Taekwondo praticamente compromesso.
Il tunisino Mohamed Khalil Jendoubi si era mostrato imbattibile alla vigila, dopo aver superato il grande favorito della categoria il coreano Jun Jang.
Più alto di Dell’Aquila, aveva mostrato subito nel primo round, la propria superiorità portandosi in vantaggio 5-0. Il giovanotto pugliese reagiva adeguatamente, rosicchiando 3 punti con un calcio laterale.
Ma il match sembrava proprio in mano al tunisino che si portava a 7 e poi usufruiva anche di una penalità (discutibile e discussa) di 1 punto per colpo (discusso) portato in contemporanea all’intervento arbitrale.
Al terzo ed ultimo round netto il vantaggio di Jendoubi, provatissimo. Ma Dell’Aquila non mollava. A poche decine di secondi dal gong, riusciva a portare a segno due azioni in successione in grado di ribaltare e chiudere il match in extremis.
Un miracolo in una giornata basta, due sono tanti per sperarci davvero. La scherma, infatti, trova la medaglia d’argento della Fiamma Gialla Gigi Samele, pugliese anche lui, nella semifinale, in un’incredibile rimonta contro il coreano Ki nella sciabola individuale..
Inesorabile, poi, in finale la sconfitta contro l’ungherese Aron Szilagyi, campione sia a Londra che a Rio de Janeiro, “un mostro sacro” come l’ha definito l’azzurro. L’Usain Bolt della scherma.
Un argento non preventivato in Italia dunque.
L’Italia della sciabola la rivedremo a lottare per l’oro nella gara a squadre.
Non sono stati però, soltanto questi i risultati positivi realizzati grazie all’intervento dell’orgoglio italiano.
Nel tennis, dopo le sconfitte nel primo turno di Musetti e della Sara Errani, l’azzurro Lorenzo Sonego stava per fare la stessa fine.
Lui numero 26 delle attuali classifiche mondiali, opposto ad un giapponese di fattezze e cognome, Taro Daniel.
Il torinese Lorenzo è un tipo a lenta carburazione. Ha impiegato così quasi due set per accorgersi che Daniel gli aveva strappato il servizio al quinto gioco di entrambi i due primi set..
Vincendo il primo e conducendo il secondo 6-5 con a disposizione il proprio servizio. Ad un game dalla conquista del match.
Sonego ha realizzato in quel momento che, perduto il game, era finita l’avventura olimpica prima ancora che cominciasse.
Vana anche la constatazione che la superficie sintetica del campo è a Tokio e l’ideale per i suoi servizi sparati a 200/kmh-
In qualche maniera, “Sonny” si raccoglieva. Annullava un paio di match ball. Sparava i suoi aces e ottime prime palle. Vinceva al tie break il set e si ripeteva nel terzo. Passando il turno.
Il ligure Fabio Fognini, imparata la lezione, non dava requie all’altro giapponese Sugita che regolava per 6-4, 6-3, in 100 minuti.
Altra impresa tutta dell’orgoglio italico è la partita di apertura del torneo di pallavolo maschile Italia-Canada.
Azzurri fra i favoriti. Canada uno dei 12 paesi più forti di un globo dove si pratica la pallavolo ad ogni angolo anche recondito.
ITALVOLLEY A RISCHIO
Nella pratica una delle più deludenti partite mai giocate dalla Nazionale italiana.
Azzurri assenti od opachi, come le colonne Zaytsev o Juantorena, fino alla metà del terzo set quando i canadesi conducono 2 set a zero ed, al terzo, viaggiano in vantaggio 12-9 verso la chiusura del match 3-0. Clamoroso.
A questo punto qualcosa, o qualcuno (il servizio di Micheletti), rovescia la situazione. Di incanto si rivede l’Italvolley che tutti conoscono. Il terzo set viene vinto 17-13, e così il quarto ed il quinto.
L’Italvolley può ripartire. Con due punti in classifica.
CICLISMO, TROPPO PROFESSIONISMO
Problemi del professionismo ai Giochi Olimpici?
Potrebbe essere una ipotesi visto quanto è successo nella prova di strada maschile che vedeva al via il meglio del pedale del pianeta ed italiano; con i vari Nibali, Ciccone, Caruso e via dicendo.
Osservata speciale è la Slovenia di Tadej Pogacar. Al dunque gli azzurri stanno a guardare e vince, con merito ed a sopresa, l’equadoriano Richard Carapaz. Van Aert belga è secondo. Lo sloveno è solo bronzo.
Queste le storie principali una giornata intensissima con venture tenerissime come quella della ravennata del tiro a segno, Sofia Ceccarello.
La poliziotta diciottenne, magistralmente centra con la sua carabina tutti i bersagli necessari per essere in finale con tiri superiori al 10.
Tradita dall’emozione dei suoi 18 anni, pasticcia con due tiri sotto il 10 mancando per un niente la finale dove avrebbe potuto andare anche in medaglia.
Nel complesso si è gareggiato tutto il sabato in prove qualificanti in tante discipline.
Bene gli italiani che rivedremo nelle prossime puntate giornaliere.