Barlettano doc, Mennea, avrebbe compiuto 61 anni il prossimo giugno. Lascia un vuoto incolmabile nello sport italiano. Il neo Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha disposto già nel pomeriggio l’allestimento della camera ardente, con Bandiera a mezz’asta listata a lutto ed un minuto di silenzio prima di tutte le manifestazioni sportive in programma da oggi fino a domenica. Anche la Nazionale di calcio scenderà in campo a Ginevra nell’amichevole Italia-Brasile con il lutto al braccio. Mennea, è stato campione olimpico agli Europei del ’71 conquistando subito il bronzo. Nel ’72 alle Olimpiadi di Monaco di Baviera conquista un’altra medaglia di bronzo e nel 74 agli Europei di Roma arriva subito l’oro e nei 100 anche l’argento alle spalle del sovietico Borgov. Seguiranno i successi ai Giochi del Mediterraneo e le Universiadi, per arrivare a Praga nel ’78 centrando l’accoppiata europea 100-200. La sua pagina più bella la scriverà a Città del Messico e alle Universiadi nel ’79. Il suo risultato nei 200 in 19”72, sarà il nuovo record del mondo che resisterà per ben 17 anni, battuto solo da Michael Johnson ai “Trials” per Atlanta nel ’96. L’anno successivo, a Mosca, ai Giochi Olimpici, Mennea vince l’oro, beffando per 2 centesimi Allan Wells. Dall’avventura in Russia, porterà via un bronzo della 4×400. Altre 2 medaglie mondiali, bronzo nei 200 e argento nella 4×100 a Helsinki ’82 ed un oro ai Giochi del Mediterraneo sempre nei 200. Parteciperà anche alle Olimpiadi di Los Angeles ’84 e Seul nell’88, senza rilevanti risultati. Grande soddisfazione gli ha dato lo sport, Mennea ha ricoperto anche la carica di Direttore Generale della Salernitana nella stagione ’98-99. Non è mancato l’impegno civile che lo ha visto in prima linea con grande solidarietà nelle campagne di sensibilizzazione per lo sport giovanile. Inoltre l’impegno politico lo ha visto protagonista rivestendo la carica di eurodeputato dal 99 al 2004 senza trascurare la passione per lo studio che gli ha fatto conseguire ben quattro lauree, insegnando presso l’Università “Gabriele D’Annunzio “ di Pescara. A Barletta, tutti lo ricordano come la “Freccia del Sud” per le sue indimenticabili sfide contro le Alfa Romeo su dei rettilinei ,in leggera pendenza, che partivano dietro di lui…
L’Atletica piange uno dei suoi figli prediletti. Ciao Pietro, ora puoi sfidare anche le nuvole!