La leggenda di Terry Fox
Roma, 28 giugno 2021.
La storia che sto per raccontare riguarda un personaggio che non ha avuto gli onori della cronaca, titoli sportivi, paginate su vari quotidiani e via dicendo.
La storia di Terrance Stanley Fox, detto Terry, canadese nato nel luglio 1958, è quanto di più singolare e struggente si possa concepire al di là dello sport.
Terry Fox è un ragazzo a cui piace fare pratica sportiva e ne ha anche una naturale predisposizione, tanto da desiderare di diventare insegnante di educazione fisica.
Dopo aver conseguito il diploma Terry all’università studia chinesiologia, scienza che studia la meccanica del corpo, seguitando nel contempo a praticare vari sport.
Poco dopo aver compiuto diciotto anni Terry subisce un grave incidente stradale con forte trauma al ginocchio destro, che lo fa penare per quasi un anno.
Controlli ripetuti, visite specialistiche, il dolore sempre molto marcato e alla fine arriva la diagnosi impietosa: osteosarcoma.
L’osteosarcoma è un tumore maligno del tessuto osseo che prende principalmente femore, tibia, omero, con possibilità di estensione di metastasi ai polmoni e al midollo osseo.
Bisogna amputare la gamba dicono i dottori e Terry, poco prima del suo ventesimo compleanno, subisce l’intervento e si giova dell’applicazione di una protesi meccanica.
Il ragazzo ha carattere e comincia ad elaborare un progetto pazzesco, che prende corpo nell’aprile del 1980, ossia partire dalla costa atlantica del Canada per raggiungere a piedi (!) la costa dell’oceano Pacifico.
Terry Fox vuole coprire gli oltre 8000 km.di distanza e battezza la straordinaria idea <La Maratona della speranza>.
Terry intende percorrere 42 km.al giorno, come una vera maratona, e durante il tragitto vuole raccogliere 1 dollaro per ogni cittadino canadese che va ad incontrare.
Il ricavato di questa inconsueta sensibilizzazione va alla ricerca per la lotta contro il cancro.
Chiede ed ottiene il sostegno di alcuni sponsor come la Ford che mette a disposizione un camper per l’assistenza durante il percorso e l’Adidas per il materiale tecnico sportivo.
Con una gamba sola e una protesi neanche paragonabile a quelle sofisticate del giorno d’oggi Terry porta avanti la sua follia per 143 giorni e 5373 km.
A settembre del 1980 Terry deve però fermarsi nei pressi del lago Ontario; le masse tumorali, nel frattempo sviluppatesi nei polmoni, gli impediscono di andare avanti.
Fino a quel momento la raccolta di Terry arriva a 1,7 milioni di dollari, alcune fonti addirittura parlano di oltre 20 milioni di dollari.
Il destino di Terry si compie il 28 giugno 1981, proprio quarant’anni fa, un mese prima del suo 23°compleanno.
Anni dopo, nel suo esempio, la maratona viene completata da un sopravvissuto al cancro e anche lui con una gamba sola.
La <Terry Fox Run> diventa, dopo la sua morte, una gara non competitiva nel ricordo del suo ispiratore, tesa alla raccolta fondi per la ricerca oncologica.
Una storia poco conosciuta che risalta il coraggio del personaggio Terry Fox e il ruolo altamente sociale dello sport come educazione al sacrificio e come mezzo lecito per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La Fondazione Terry Fox ha raccolto fino ad oggi oltre 750 milioni di dollari devoluti in vari progetti di ricerca.
Terry Fox e la sua <Maratona della speranza> da far conoscere alle nuove generazioni, magari anche col concorso della scuola.
Una lettura in più e un po’ di tempo in meno da dedicare al telefonino…
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