Lo stadio Olimpico, da sempre, è stato vetrina per l’esaltazione di grandi giocate o grandi parate indifferentemente sia per la Lazio che per la Roma e si diceva che tutto ciò era dovuto alla maestosità dell’impianto, alla sua imponente capienza, che stuzzicava la voglia di mettersi in mostra sia di campioni affermati che di inaspettati protagonisti di giornata.
Egidio Calloni era appena arrivato al Milan come giovane emergente, attaccante, che aveva vinto la classifica dei cannonieri l’anno precedente col Varese segnando 15 goal che gli valsero anche la convocazione con la Nazionale under 23.
Alla quarta di campionato, della stagione ‘74/’75, la partita clou era Roma-Milan ma più per il blasone delle due squadre metropolitane che per i valori espressi fino ad allora, con il Milan a 2 punti e la Roma addirittura 1.
Sembrava già delineata la lotta scudetto tra la Lazio, campione d’Italia uscente, e la Juventus, col Napoli terzo incomodo, tuttavia l’Olimpico si presentava con un colpo d’occhio imponente per la sfida tra giallorossi e rossoneri col giovane Calloni in agguato.
La gara visse su qualche spunto estemporaneo, sia da una parte che dall’altra, ed il risultato di 0-0 finale era quanto di più logico ci si potesse aspettare, quando all’85° su spiovente dalla sinistra d’attacco per il Milan, con ponte aereo centrale, Calloni si avvitò in aria in un gesto tecnico bellissimo, uncinò la sfera col mancino spedendola all’angolino alla destra del portiere Conti che rimase di sasso.
Su Youtube. La magia di Calloni in rovesciata! (https://www.youtube.com/watch?v=3nccQBAzNn0)
Una prodezza balistica da grande attaccante per il primo goal in serie A di Calloni, che terminò la sua prima stagione in A con undici reti segnate.
La carriera di Egidio si sviluppò per altri quattro anni col Milan, per poi militare nel Verona, nel Perugia, nel Palermo e nel Como, con un totale di 75 reti segnate.
Singolari furono due partite che Calloni giocò contro il Milan, vendicandosi sportivamente di una prematura cessione, una volta col Verona, già retrocesso, nel ’79 segnando una rete che stava mandando di traverso lo scudetto della stella alla sua ex squadra e nel ’81 in serie B col Palermo in cui ne fece addirittura tre ai rossoneri in un apoteosi che nel capoluogo siciliano ancora ricordano.
Calloni è stato anche e soprattutto ricordato per la famosa citazione de “Lo Sciagurato Egidio” attribuitagli da Gianni Brera per qualche svarione commesso sotto porta dal nostro, e che divenne una trasmissione di successo su SKY, sapientemente condotta da Giorgio Porrà, che trattava di letteratura sportiva senza assolutamente dileggiare il protagonista.
Egidio non era affatto scarso, al di là di qualche mugugno meneghino, aveva delle doti acrobatiche ed un sinistro educato e potente, il tutto affinato, in special modo nella stagione ‘75/’76, dalla cura e dalla costanza riservatagli da mister Trapattoni.
A pochi giorni dal suo 65° compleanno, spegnerà le candeline il prossimo 1 dicembre, onore al merito all’ex bomber del Milan, giocatore naif, in un calcio da radioline all’orecchio, da magliette di lana, senza tatuaggi…..