Roma, 4 maggio 2017 – In tempi di Brexit, la notizia è intrigante: il calcio non sarebbe stato inventato dagli inglesi (che hanno salutato l’Europa con il referendum) ma dagli scozzesi, che invece vorrebbero restarci. Ma non possono, perché l’Inghilterra, da cui dipendono, è uscita.
E allora ogni scusa è buona per discutere e anche questa potrebbe essere tale. Ma veniamo ai fatti.
Finora la leggenda ha sempre raccontato che il calcio moderno è nato in Inghilterra nel 1848, anno in cui vennero codificate le prime regole del gioco a Cambridge. Nel 1863, poi, quelle stesse regole vennero formalizzate con la nascita della Football Association. Del tutto, però, non c’è alcuna testimonianza scritta, ma solo orale.
A Edimburgo, capitale della Scozia, hanno invece trovato un foglio datato 1833 sul quale sono scritte le sei regole base di un gioco già chiamato “Foot-Ball”. Queste regole furono scritte dallo scozzese John Hope, che nel 1824 aveva già fondato un proprio “Foot-Ball Club”. Oltre a queste regole il manoscritto di Hope parla di due squadre che si contendono una palla da prendere a calci su un campo con due porte.
Insomma, c’è tutto quello che serve per giocare a pallone, anche se poi la Federcalcio Scozzese è stata fondata solo nel 1873.
Ma ora chi glielo dice agli inglesi che sono arrivati dopo i cugini scozzesi?
E a questi ultimi chi li convince a restare uniti nella Brexit (che non vogliono) con quegli inglesi che gli hanno usurpato anche l’invenzione del football, oltre che la sovranità sul proprio territorio?