Roma, 9 novembre – Longueval, Francia. Cittadina di pochi abitanti e di un commovente cippo commemorativo lì postò dalla Federcalcio britannica per ricordare i tanti, troppi, morti del Footballers Battalion, letteralmente traducibile come “Il Battaglione dei Calciatori”.
Pochi ne conoscono l’esistenza, ma con i suoi atti eroici scrisse pagine importanti della storia in quella che è stata una delle più cruente e terribili battaglie della Prima Guerra Mondiale: quella della Somme.
Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dall’inizio, anche per spiegare il perché di questo nome così sportivo.
Nel dicembre del 1914 l’Alto Comando Militare inglese, ormai consapevole della guerra contro i tedeschi e gli austriaci, crea il 17° Battaglione del Middlesex Regiment formandolo alla Fuhlam Town Hall. Di esso fanno prevalentemente parte calciatori professionisti e dilettanti, più alcuni tifosi. In poco tempo ad esso si aggregano calciatori del Portsmouth, del Crystal Palace e del Chelsea e tutti insieme partono per il fronte occidentale nel novembre 1915, cento anni fa.
Qui, come scritto, combattono sulla Somme e, nei ritagli di tempo, giocano anche a pallone, perché quella era la loro vera passione. Ma la guerra dura tanto e il battaglione (che è composto da mille uomini) ne perde moltissimi su altri campi, quelli di combattimento, tanto che alla fine del conflitto il Footballers Battalion avrà più di mille perdite, visto che al suo nucleo originario, col passare dei mesi e dei morti, si aggiungeranno altri calciatori-soldato.
Oggi il cippo di Longueval che li ricorda, è sempre avvolto dalle corone di fiori e dalle sciarpe dei club di calcio britannici che videro i loro campioni morire per la Patria e per la difesa della libertà.