Roma, 24 novembre – “C’è Masetti ch’è primo portiere” e poi, alla fine di tutti gli altri, c’era Amadei, “il Fornaretto di Frascati”. Gli estremi opposti della Roma di Testaccio, che è passata alla storia per il suo straordinario score (161 partite con 103 vittorie, 32 pareggi e 26 sconfitte) tra le mura del mitico stadio che sorgeva nell’omonimo quartiere, dove giocò dal 3 novembre 1929 al 30 giugno del 1940. Poi traslocò all’attuale Stadio Flaminio e qui vinse lo scudetto del 1941-42. Di quella squadra Amadei era la punta per eccellenza, tanto che nel campionato dello scudetto giocò 30 partite, nelle quali segnò 18 gol. A quei tempi venne soprannominato “Il Fornaretto di Frascati” perché la famiglia aveva un forno (che esiste tuttora) nella cittadina dei Castelli Romani.
Pochi ricordano, però, che è stato il più giovane esordiente di sempre della nostra serie A, in cui fece la sua prima apparizione a soli 15 anni, 9 mesi e 6 giorni. Un record che dura da quasi ottant’anni. Era il 2 maggio 1937 e la Roma ospitava la Fiorentina (2-2 il punteggio finale). La settimana dopo i giallorossi fecero visita alla Lucchese perdendo per 5-1. Il gol fu segnato proprio da Amadei, che resta tuttora il marcatore più giovane del campionato. “Portavo ancora i calzoni alla zuava – ci diceva ogni volta che lo incontravamo – e giocare accanto o contro a tanti campioni mi faceva venire la pelle d’oca”.
Il “Fornaretto” ci ha lasciato il 24 novembre del 2013. Per questo vogliamo ricordarlo oggi, a tre anni dalla scomparsa. Perché gli abbiamo voluto bene e perché per tutti noi è stato sempre una sorta di nonno al di fuori della famiglia. Prodigo di consigli giusti e di ricordi piacevolissimi, che si intrecciavano con la storia meravigliosa della nostra amata Roma.