Roma, 22 gennaio 2021 – Oggi compie 110 anni lo Stadio “Luigi Ferraris” di Genova, detto anche “Marassi” per via del nome del quartiere in cui sorge.
Un compleanno importante anche perchè è lo stadio italiano più vecchio tra tutti quelli che sono ancora usati.
Per i tifosi genoani è semplicemente “o Campo do Zena”, come lo hanno chiamato fin dal giorno della sua inaugurazione, il 22 gennaio 1911, in occasione di Genoa-Inter, abbreviando così il suo nome originario: “Campo di Via del Piano”.
Solo dopo i lavori di allargamento, terminati verso la fine del 1932, nel giorno della sua nuova inaugurazione, l’1 gennaio 1933, è stato intitolato a Luigi Ferraris.
Che era stato ingegnere, centrocampista e capitano del Genoa e che era morto da eroe durante la Prima Guerra Mondiale, tanto da essere decorato con la medaglia d’argento al valore.
Medaglia che in quell’1 gennaio del ‘33, proprio durante la cerimonia di inaugurazione, è stata sotterrata vicino alla porta della Gradinata Nord.
Come è avvenuto poi anche con la medaglia d’oro che il Guerin Sportivo aveva donato al portiere del Genoa Giovanni Da Prà per l’eccezionale prestazione che aveva fornito in un Italia-Spagna.
Su espressa volontà di Da Prà, infatti, nel 1979, dopo la sua morte, anche questa medaglia è stata sotterrata vicino ad uno dei pali della porta sotto la Gradinata Nord.
Per tutti questi motivi (e non solo) l’attaccamento dei genoani al “Campo” è enorme, tanto che hanno sempre storto la bocca quando si è parlato di costruire un nuovo stadio di Genova.
Perché il “Ferraris”/Marassi/il Campo è parte integrante della storia del Genoa.
Senza contare che è stato costruito solo dopo che il presidente del Genoa, Edoardo Pasteur, accettò la proposta del marchese Musso Piantelli, suo socio, di edificarlo su un suo terreno di questa zona.
Tanto che anche la stampa di quel periodo lo chiamava direttamente: “lo Stadio del Genoa”.
Dunque senza il Genoa non ci sarebbe Marassi e senza Marassi al Genoa mancherebbe una parte importantissima della sua storia.
Che poi, visto che parliamo della società più antica d’Italia, è la storia stessa del calcio italiano.