Roma, 29 novembre 2019. Siamo un po’ in anticipo per omaggiare i 120 anni del Milan che il 16 dicembre prossimo taglierà il prestigioso traguardo. Lo spunto è dato dall’edizione del Pallone d’oro di quest’anno che lunedì 2 dicembre certificherà la 64° edizione e che cinquant’anni fa vide il trionfo del Golden boy del calcio italiano, al secolo Gianni Rivera.
Sotto la guida del Paròn Nereo Rocco nel 1969 il Milan vinse la sua seconda Coppa dei Campioni, travolgendo l’Ajax dell’astro nascente Johan Cruijff per 4-1, e la sua prima Coppa Intercontinentale, contro i rissosi argentini dell’Estudiantes, con Rivera grande protagonista nella sua sontuosa regia calcistica.
A ventisei anni, nel pieno della maturità tecnico-tattica, il Gianni nazionale ebbe la sua consacrazione internazionale vincendo di pochissimi voti su un altro grande del calcio azzurro, Rombo di Tuono-Gigi Riva.
Rivera trascinò il Milan in un percorso che vide battuti avversari come il Celtic, i campioni uscenti del Manchester United, della favolosa coppia Charlton-Best, oltre come detto l’Ajax in finale; veniva poi dalla vittoria in Coppa delle Coppe dell’anno prima e parallelamente contribuì alla crescita della nostra Nazionale che si apprestava ad essere protagonista nel Mondiale messicano del 1970. Nella manifestazione iridata Gianni Rivera segnò il più bel goal della rassegna, un rigore in movimento fantastico, una pennellata degna del miglior Raffaello.
Quest’anno, alla rispettabile età di 76 anni, Rivera ha preso il patentino di allenatore di prima categoria. Può sembrare strano, inconsueto, ma è l’essenza del genio…