La guerra dei Dassler (Adidas contro Puma)

Due fratelli, due marchi iconici nati da una storia di divisioni familiari.

Roma, 18 settembre 2023 – Adidas e Puma si dividono il mercato mondiale dell’abbigliamento sportivo insieme alla Nike e alla Jordan.

Adidas e Puma nascono nel secondo dopoguerra da una profonda divisione familiare tra due fratelli tedeschi, Adolf e Rudolf Dassler, che, fino ad allora, avevano lavorato insieme nella stessa ditta che avevano creato.

Una divisione che ha le sue radici in contrasti familiari (nei quali si narra abbiano recitato un ruolo fondamentale le rispettive mogli), politici, caratteriali e anche di natura e attitudini lavorative.

Adolf e Rudolf Dassler, infatti, erano diversi in tutto.

Nel modo di concepire il lavoro, con Adolf (detto Adi) che era un artigiano e calzolaio, oltre che un esteta della calzatura e Rudolf (soprannominato il Puma) che curava di più la parte commerciale dell’impresa di famiglia.

La Gebruder Dassler Schuhfabrik che i due avevano fondato nel 1924 a Herzogenaurach, un piccolo paese del land bavarese della Germania.

Adolf aveva una visione diciamo così più socialdemocratica della vita, mentre Rudolf era stato un sostenitore di Hitler al punto, si dice, di voler entrare a far parte anche delle SS.

Per questo, dopo la fine della seconda guerra mondiale, fu incarcerato dagli alleati, che invece lasciarono libero Adolf per i meriti acquisiti sul campo, consistenti nel fatto di aver fabbricato di persona e su misura le scarpe a Jesse Owens, il trionfatore delle Olimpiadi di Berlino del 1936.

Quelle in cui un nero americano aveva sbattuto in faccia ad Hitler tutta la sua forza, mandando all’aria le sue strampalate teorie sul dominio della razza ariana.

Ma, vi starete chiedendo, quelle scarpe da ginnastica di Owens non erano state prodotte dalla stessa fabbrica della quale era titolare anche Rudolf?

Si, certo, solo che sembra che quest’ultimo, a guerra finita, fosse stato pesantemente accusato di aver così forti simpatie naziste da qualcuno “molto vicino a lui” che gli alleati non poterono fare a meno di incarcerarlo.

E quel “qualcuno molto vicino a lui”, per Rudolf e sua moglie non poteva che essere il fratello.

Poi Rudolf aveva combattuto in guerra, mentre Adolf no, perché il suo lavoro, in Germania, era stato considerato fondamentale per la Patria al punto di non potersi privare di lui.

Come sarebbe accaduto se fosse partito a fare il soldato insieme al fratello.

Senza contare che le scarpette di Owens le aveva fatte su misura proprio lui, non il fratello.

Perché Adolf era un artigiano vero, dal carattere riservato e dalle idee lampanti, mentre Rudolf era ben più estroverso e portato per la vendita.

Tanto che nel 1920 era stato proprio Adolf a creare le prime scarpette sportive nel suo paesino d’origine con i resti di zaini e paracaduti della Grande Guerra.

Perché la famiglia Dassler non navigava nell’oro e nella Germania sconfitta i genitori dovevano crescere quattro figli: nell’ordine di nascita Fritz, Rudolf, Marie e Adolf.

Adolf, detto Adi, dunque, era il più piccolo e quando Rudolf fu scarcerato e tornò in fabbrica non accettò che in sua assenza le redini di questa fossero state prese al fratello minore.

E questo fu un altro motivo di contrasto tra i due, divisi anche dalla religione: Adolf era protestante, Rudolf cattolico. Due modi opposti di vedere tutto.

Così, dopo il ritorno di Rudolf, i due si divisero: troppo incolmabili i contrasti personali, commerciali e politici che li separavano.

E ai dipendenti dell’azienda fu chiesto di scegliere con chi volessero andare.

Adolf fondò la ADDA, che poi diventerà l’ADIDAS, dall’unione del suo soprannome (Adi) con la prima sillaba del cognome (Das).

Rudolf fondò la RUDA, dalle sillabe iniziali dal suo nome e cognome che, presto, però, diventerà la PUMA, riprendendo quello che era il suo soprannome da ragazzo.

Con Adolf andarono soprattutto gli operai e i dipendenti protestanti e di idee socialdemocratiche che lavoravano in azienda.

Con Rudolf andarono quasi tutti gli addetti al settore commerciale e i dipendenti di religione cattolica e idee conservatrici.

Da quel momento le due aziende cominciarono a farsi una spietata guerra commerciale che si è protratta anche oltre la morte dei due fratelli negli anni ’70.

E che le ha portate a primeggiare nel mondo dell’abbigliamento sportivo con i rispettivi marchi.

Le tre strisce dell’Adidas e il Puma rampante della Puma.

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