Roma, 2 dicembre 2024
Comincia a diventare una brutta data quella odierna per il susseguirsi di infauste notizie di carattere sportivo.
Già 48 anni fa la tragica scomparsa di Tommaso Maestrelli, indimenticato uomo di sport legato indissolubilmente al primo scudetto della Lazio calcio del 1974, in giornata poi un’altra brutta notizia: la scomparsa di Helmut Duckadam.
Portiere-eroe della Steaua Bucarest nella notte di Siviglia del maggio 1986 quando parò quattro rigori su quattro contro il favoritissimo Barcellona.
Se ne va a 65 anni dopo vari patimenti a livello di salute e dopo tutto quello che è stato il dopo, romanzato o meno, quel fantastico successo.
Riproponiamo qui di seguito il pezzo con cui omaggiammo, a 35 anni dall’evento, la sua impresa ricordandolo con affetto.
“Quand’ero ragazzo ero un divoratore di fumetti e nello specifico i miei preferiti erano L’Uomo Mascherato, Mandrake, Gordon e i nostrani Capitan Miki e Il Grande Blek.
Qualche sporadica lettura di Batman, Superman o Nembo Kid, men che meno gli eroi della Marvel, nessuno dei quali mi dava particolari emozioni.
Ma il sette maggio 1986, trentacinque anni fa, ho scoperto improvvisamente Superman, nella notte di Siviglia, nella finale della 31° edizione della Coppa dei Campioni di calcio.
Superman non veniva dal pianeta Krypton, non aveva le timide sembianze di Clark Kent, bensì veniva dalla Romania.
Helmuth Robert Duckadam, rumeno ventisettenne, biondo e baffuto, era Superman.
Alto 1,89 portiere della Steaua Bucarest che vinse quella sera un’incredibile finale del massimo torneo calcistico europeo per squadre di club, contro il Barcellona.
La Steaua costituì una sorpresa perché fu la prima squadra del blocco orientale a vincere la Coppa, a maggior ragione perché battè la più quotata Barcellona che praticamente giocava in casa.
Una finale abbastanza brutta, poco spettacolare, con i rumeni tatticamente molto accorti che riuscirono ad inibire i più accreditati spagnoli, arrivando all’epilogo dei calci di rigore.
E qui entrò in scena Duckadam che ipnotizzò tutti e quattro i rigoristi blaugrana, consentendo alla sua squadra, con due soli rigori segnati, di alzare al cielo la Coppa dalle grandi orecchie.
La 31° Coppa dei Campioni ebbe un particolare significato dopo la tragedia dell’Heysel dell’anno prima dove morirono 39 sostenitori, di cui 32 italiani, aggrediti dagli hooligans inglesi.
Le squadre inglesi vennero squalificate per 5 anni e di conseguenza le manifestazioni di calcio internazionale videro protagoniste squadre di nazioni emergenti.
Duckadam si prese la scena parando i quattro rigori con ottima tecnica e grande esplosività fisica e al rientro in patria fu etichettato <Eroul de la Sevilla>, eroe di Siviglia.
Dopo la sbornia del successo, al ritorno in Romania, si susseguirono strane leggende specie nei riguardi di Duckadam.
Il motivo principale sembrò essere un forte contrasto tra il portiere e Valentin Ceausescu, presidente della Steaua e figlio del dittatore rumeno Nicolae.
Il quale Valentin pretese da Duckadam la Mercedes che il Real Madrid gli fece come regalo per non aver fatto vincere gli acerrimi rivali del Barcellona.
Si narrò di un pestaggio punitivo della Securitate, la polizia segreta del regime, con gravi danni alle mani del portiere che però parecchi anni dopo smentì tale circostanza.
Superman Duckadam ebbe dei problemi di altra natura al braccio destro e di fatto si trascinò fino al 1991 quando attaccò definitivamente i guantoni al chiodo.
Altro che Batman, Hulk, Iron Man, o qualsiasi eroe Marvel: dal 7 maggio 1986 il Supereroe per eccellenza, Superman, è Helmut Duckadam, rumeno…”
FOTO: Football club Steaua Bucuresti.