Roma, 30 aprile – Questa è la strana storia di un portiere di riserva, il genoano Lamanna, che nel campionato 2014-15 è entrato due volte a partita in corso ed è riuscito a parare, in entrambi i casi, un rigore della squadra avversaria, per di più calciato da specialisti come Ljajic e Tevez, al quale parò il tiro dopo essere subentrato a Perin, infortunatosi alla spalla.
Due imprese da record contro le prime della classe di quel torneo: la Roma a Marassi il 14 dicembre 2014 e la Juventus a Torino a marzo 2015. Contro i giallorossi, poi, la parata ebbe proprio dell’epico, visto che il penalty (assegnato per un’entrata di Perin, espulso). fu respinto da Lamanna appena entrato in campo ed anche esordiente in A. Roba da brividi, a ripensarci oggi, alla vigilia di un altro Genoa-Roma che potrebbe dire molto per la squadra giallorossa in corsa per il secondo posto con il Napoli e che dice pochissimo per quella rossoblu, ormai tranquilla.
Per lui, Lamanna, la gara dirà sicuramente tanto, perché qui si gioca il futuro e perché anche quest’anno si ritroverà ad affrontare la Roma da titolare, come praticamente gli accadde nel torneo passato. Perin è infortunato e ne avrà ancora per molto e lui si gioca la possibilità di restare al suo posto anche nella prossima stagione.
Contro l’Inter, nell’ultima del Genoa a Marassi, è stato decisivo per la vittoria dei suoi con almeno tre parate eccezionali che lo hanno già trasformato in un idolo dei tifosi rossoblu.
Contro la Roma farà di tutto per ripetersi e se ci sarà un rigore da parare ricorrerà al suo credo per riuscirci. “I rigori? Sono attimi talmente veloci che pensarci troppo può fare male. Si va ad istinto” disse lo scorso anno commentando le sue imprese da record. Nessuno, infatti, ne aveva parati due su due entrando dalla panchina prima di lui, che ora cerca di sfruttare al meglio il momento che sta vivendo.
