Racconti di sport. Un uomo chiamato Lasagna
Storia breve di un calciatore del Carpi che è già entrato nella storia del campionato.
Roma, 4 febbraio – Se come nome di battesimo ti hanno messo Kevin tutti, quando ti presenterai, penseranno subito a Kostner, il grande attore americano di “Balla coi lupi”, a nostro modesto giudizio uno dei più bei film prodotti da Hollywood.
Se di cognome, però, fai Lasagna allora la storia cambierà e, a parte le piccole prese in giro quotidiane che dalla scuola in poi ti assoceranno ad uno dei più buoni piatti della cucina italiana, dovrai vedertela con quelli che penseranno al tuo destino solo ed esclusivamente tra i fornelli. Come se un uomo chiamato Lasagna non possa fare altro, nella vita, che il cuoco. Quasi che nel nome (pardon, nel cognome) sia scritto il destino delle persone.
Invece il nostro protagonista, Kevin Lasagna, appunto, con la sua determinazione, i sacrifici, i piedi buoni che madre natura gli ha donato e un pizzico di fortuna che non guasta mai, è finalmente riuscito ad invertire il corso degli eventi della sua vita ed oggi, dopo i due gol importanti che ha segnato in campionato, è già entrato di diritto nel novero dei protagonisti dell’attuale Serie A. Per di più non giocando in un grande club, ma nel piccolo Carpi, che grazie alle sue reti ha pareggiato 1-1 a Milano con l’Inter (il risultato più prestigioso che ha finora ottenuto in questa sua avventura tra i grandi del calcio italiano) e ha sfiorato il pari a Firenze, poi negatole solo da un gol-prodezza di Zarate allo scadere.
Due reti che ormai lo faranno riconoscere da tutti come “quel Lasagna che giocava nel Carpi e che fu indigesto all’Inter”, tanto per restare in tema.
Una bella soddisfazione per uno che si è fatto dalla gavetta e che ora, anche grazie a quel nome di battesimo così particolare, l’esotico Kevin abbinato al molto più italico Lasagna, non verrà più dimenticato dai calciofili italiani.