Mi riferisco all’inaspettata convocazione di Oliviero Fabiani, soprannominato Olli, nel “15” azzurro per la partita di sabato prossimo alle 14,30 a Dublino contro l’Irlanda, nell’ambito del “Sei Nazioni” di rugby.
Le probabili defezioni di Ghiraldini e Gori hanno aperto la porta al tallonatore romano delle Zebre di Parma, cresciuto con la maglia della Lazio sui campi dell’Acqua Acetosa.
Oliviero lo conosco da bambino in virtù di una vecchia e più che ventennale amicizia con lo zio Pierandrea e col fratello più grande Gregorio, in quanto frequentatori della Tribuna Tevere per le partite interne di calcio della Lazio.
La cosa curiosa era come veniva allo stadio “Olli” quando aveva sui quattordici-quindici anni, oltre allo zio ed al fratello anche con la mamma Fabrizia; in pieno inverno col freddo pungente lui si presentava in bermuda (!) mentre tutti noi eravamo imbacuccati e lo faceva sempre anche nelle partite in notturna. Evidentemente si stava già temprando per le difficoltà fisiche future!
La sua conformazione fisica da grassottello lo indusse a provare, sin dalla tenera età, la disciplina del rugby ed il percorso dalle giovanili della Lazio lo ha successivamente portato alle Zebre di Parma confrontandosi ai massimi livelli italiani ed anche internazionali col campionato della super-lega europea.
Adesso la convocazione e chissà forse anche il debutto per il “Cicciottello”, ora non più, Fabiani con la soddisfazione di papà Federico prematuramente scomparso nel 2004.
Vai “Olli”, male che vada una pinta di birra te la tracannerai nel terzo tempo; però mi raccomando rigorosamente in bermuda!