Racconti di sport. Hateley, trent’anni dopo – VIDEO

Cronaca di un colpo di testa indimenticabile

(foto per concessione di magliarossonera.it)

Roma, 17 novembre – Millenovecentottantaquattro, trent’anni fa. La Milano era quella da bere della pubblicità, ma il derby Milan-Inter (o Inter-Milan, che dir si voglia) aveva perso un po’ del suo appeal.

Proprio come oggi le due squadre non riuscivano a tenere il passo delle Regine Juventus e Roma e la stracittadina valeva più per la supremazia locale che per lo scudetto, come invece era accaduto quasi sempre in passato.

In quel clima dimesso, però, all’interno del derby giocato il 28 ottobre 1984 venne compiuto un gesto tecnico che ancora oggi, a distanza di trent’anni, nessuno di quelli che ebbero la fortuna di vederlo dal vivo o in televisione (anche se tifosi di altre squadre, Inter esclusa, ovviamente, visto che lo subì) ha più dimenticato: il colpo di testa di Mark Hateley (che riproponiamo). Uno stacco impressionante nel cielo di San Siro che lasciò annichilito il difensore che lo marcava, il campione del mondo Collovati (cresciuto nel Milan, ma poi passato all’Inter), che nel gioco aereo non era di certo l’ultimo arrivato. Un gol magnifico per forza fisica, precisione della “zuccata” (che infilò il pallone nell’angolino alto alla sinistra del portiere) e forza che il centravanti inglese impresse al pallone, spedendolo alle spalle di un incolpevole Zenga.

Con quel gol Mark Hateley regalò la vittoria al Milan nel derby dopo sei anni di digiuno (l’ultima risaliva all’andata del campionato 1978-79, quello della stella e sempre con Liedholm in panchina, come in quel torneo 1984-85) ed entrò di diritto nelle leggenda della partita. A pensarci bene non poteva essere diversamente per uno nato proprio nella cittadina di Derby, alla quale, per questo, si dice sia dovuto il modo di chiamare le sfide tra squadre della stessa città o regione.

Il gol di Hateley fu quello del sorpasso rossonero, visto che la gara era stata aperta dalla rete dell’interista Altobelli, poi pareggiata da quella dell’indimenticabile ex capitano della Roma Agostino Di Bartolomei, passato al Milan proprio nell’estate dell’84 insieme al suo mentore Nils Liedholm. Quindi ci pensò Hateley a fissare il risultato sul 2-1 al 18’ del secondo tempo e a spingere a fine gara un tifoso milanista doc come l’attore Ugo Tognazzi a paragonarlo, insieme al centrocampista suo connazionale Ray Wilkins, in campo anche lui quel giorno, a “due rare e raffinatissime spezie inglesi in un piatto divino”.

Quel gol resta la perla di Hateley nel Milan, con il quale giocò tre stagioni per un totale di 86 presenze e 21 reti.

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