Rigori e polemiche: un connubio indissolubile fin dal 1891, l’anno in cui fu calciato il primo tiro dal dischetto.
Roma, 7 ottobre 2014 – Juventus-Roma è stata pesantemente condizionata e decisa dagli errori dell’arbitro Rocchi e ancora continua nelle polemiche dei protagonisti e non solo.
A generarle sono stati soprattutto i rigori concessi dal fischietto di gara fiorentino (due alla Juve, uno alla Roma), nel rispetto di un copione che iniziò ad essere recitato nel 1891, l’anno in cui fu calciato il primo rigore della storia del calcio. La massima punizione, infatti, generò da subito polemiche e discussioni da parte di chi era costretto a subirla, non, ovviamente, da chi se ne avvantaggiava.
Verità opposte a seconda del lato da cui si guardava l’assegnazione del penalty. E pensare che ad inventarlo, nel 1890, fu addirittura un portiere, tale William McCrum, direttore di un’industria tessile e membro del direttivo della federcalcio dell’Irlanda del Nord.
E già, perché il rigore (in inglese “penalty”) non vide la luce in una delle conclamate patrie del calcio (l’Inghilterra), ma in un paese più dedito al rugby che al football, precisamente nella cittadina nordirlandese di Milford. Qui McCrum viveva e difendeva i pali della squadra locale (il Milford Everton) e qui pensò alla possibilità di punire con il calcio di rigore tutti quei falli di mano che avvenivano davanti alla sua porta nel corso di una partita e che secondo lui, con la loro anti-sportività, finivano con l’offendere lo spirito del gioco del calcio.
L’idea di McCrum, resa pubblica dalla federcalcio nordirlandese di cui, come scritto, era membro dal 1880, fu osteggiata con forza dagli inglesi, mentre in Scozia e in Irlanda si cominciò a sperimentare la sua adozione pratica.
Così si andò avanti per un anno, fino alla primavera del 1891, quando Stoke City-Notts County, una gara valida per la Coppa d’Inghilterra, fece cambiare idea anche agli inglesi.
Sull’1-0 per il Notts, infatti, un difensore di quest’ultimo evitò il gol del pareggio dello Stoke bloccando con le mani il pallone proprio sulla linea di porta. Secondo le regole in vigore l’arbitro assegnò la punizione allo Stoke; i giocatori del Notts formarono la barriera davanti alla porta e il tiro venne parato. Il Notts vinse la Coppa, ma quanto accaduto suscitò l’indignazione dell’opinione pubblica inglese amante del calcio, perché quel pallone bloccato con le mani dal difensore del Notts venne visto come una vera ingiustizia.
Così, il 2 giugno 1891, a Glasgow, l’International Board, l’organismo deputato a decidere i cambiamenti delle regole del calcio, decise di inserire tra queste l’idea di William McCrum.
Da quel momento il calcio di rigore entrò a far parte del gioco del calcio e il primo penalty ufficiale che la storia ricorda è stato quello segnato da Joseph Health il 14 settembre1891 in una partita del campionato inglese: Wolverhampton Wanderers-Accrington Stanley 5-0. A causarlo un fallo di mano di un centrocampista dell’Accrington. Come da regolamento il tiro fu eseguito dalle 12 yards dalla porta, gli attuali 11 metri.
Ma il dischetto non era ancora stato inventato, visto che entrerà in vigore per indicare il punto da cui battere il rigore solo nel 1902.