Racconti di sport: “Sir, Gianfranco!”

Roma, 5 luglio – Il titolo del nostro racconto si riferisce ad un calciatore che ha rappresentato, per noi italiani, una sorta di orgoglio nazionale: Sir Gianfranco Zola compie oggi 50 anni.

Sardo di Oliena, provincia di Nuoro, “Magic box”, come lo hanno soprannominato gli inglesi, è stato uno dei maggiori rappresentanti della nostra storia calcistica, non tanto per la carriera espressa in Nazionale quanto per come ci ha rappresentato all’estero, in Inghilterra.

La consacrazione in patria avvenne con un po’ di ritardo, come al solito quando si doveva sgomitare con le varie stelle straniere in organico a quei tempi e nel caso del nostro addirittura contro Maradona!

È proprio nel ‘91, a venticinque anni, in forza al Napoli che “il tamburino sardo” si afferma dall’alto della sua classe cristallina, approfittando delle difficoltà fisiche e ambientali di Diego Maradona.

La definitiva affermazione poi nei tre anni di Parma, conquistando una Coppa Uefa nel ‘95 ed una Supercoppa Europea nel ’94 con un rapporto di alti e bassi invece con la Nazionale dove Zola sarà protagonista di episodi negativi, espulsione contro la Nigeria nel Mondiale americano nel ’94 e rigore sbagliato contro la Germania negli europei del ’96, ma anche del goal segnato a Wembley contro l’Inghilterra nelle qualificazioni al mondiale del ’98, nella seconda volta che espugnammo il tempio inglese.

Dal ’96 con l’approdo al Chelsea inizia la vera carriera di respiro internazionale di Zola, dove oltre all’aspetto tecnico, Coppa di Lega, FA Cup, Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea, il sardo s’impone per comportamento specchiato ed irreprensibile.

Nel 2003 viene nominato miglior giocatore di tutti i tempi del Chelsea e nel 2004 addirittura “Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico”, su delega della Regina all’ambasciatore inglese in Italia Sir Roberts.

Il compleanno “tondo” di Zola è però un po’ amaro, dal momento che da pochi giorni ha interrotto il rapporto di collaborazione con la squadra qatariota dell’Al-Arabi, ma paradossalmente potrebbe aprirsi un’opportunità al Nottingham nella sua amata Inghilterra.

Ed allora “Come on Sir Gianfranco”! 

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